San Giovanni Teatino (Ch). I genitori gli affidavano i propri figli, a cui poi lui rivolgeva attenzioni particolari. Per questo motivo è stato arrestato Riccardo Furgiuele, 50 anni, originario di Caracas e residente a San Giovanni Teatino. L’uomo allenava in città una squadra di baseball. E da qui individuava quelle che poi sarebbero state le sue vittime: minori indifesi, che i genitori affidavano a quell’uomo apparentemente buono, che nella vita fa il rappresentante di telefonia.
L’accusa è di violenza sessuale aggravata. Le vittime sarebbero, al momento, tre. Per uno dei minori si è dovuti ricorrere alle cure mediche.
L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Chieti Antonella Redaelli, gli è stata notificata dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Chieti.
Stamane dal gip – Furgiuele, assistito dall’avvocato Luigi Antonangeli, del foro di Pescara, questa mattina comparirà davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia. Potrebbe anche avvalersi della facoltà di non rispondere.
Nel 2011 Frigiuele fu coinvolto in una storia simile, archiviata però, dopo le indagini preliminari, perché non ci furono elementi sufficienti per andare avanti. Adesso si è tornati di nuovo lì, sul quel campo da baseball. L’allenatore, secondo l’accusa, ha perpetrato violenze sessuali nei confronti di minori tra gli 8 ed i 13 anni. A far partire tutto è stata la segnalazione di una mamma la quale, vedendo ingenti cambiamenti nell’umore e negli atteggiamenti del figlio, ha voluto andare a fondo. Il caso è passato alla seconda sezione della squadra mobile di Chieti, diretta dal vice questore Francesco Costantini. Un paio di settimane di lavoro e il pm Giuseppe Falasca ha chiesto l’arresto dell’uomo, firmato dal gip Antonella Redaelli.
Un caso simile anche nel calcio – Solo pochi giorni fa, a Torino, si è sviluppato un episodio simile. Due allenatori di calcio sono stati individuati due allenatori-pedofili. Pedopornografia minorile e violenza sessuale le accuse a vario titolo nei loro confronti. In sostanza, chiedevano del sesso ai loro giocatori, forse in cambio di posti da titolare in squadra. L’allenatore più giovane, di 20 anni, Maicol Poerio, era quello che li adescava con atteggiamenti più che amichevoli nei loro confronti. L’allenatore più anziano, di oltre 50 anni, Gianfranco Dugo, sfruttava il collega più giovane per collezionare materiale pedopornografico.
Redazione