Dall’entrata in vigore della nuova legge sul cosiddetto “Codice Rosso”, altissima è l’attenzione delle autorità destinate a tutelare le parti offese: è di sabato 10 ottobre l’ultimo divieto di avvicinamento notificato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Chieti a un 43enne foggiano residente nella zona. Il Sost. Proc. Dott.ssa Lucia Anna Campo e il Gip Dott. Andrea Di Berardino hanno ritenuto talmente gravi gli elementi raccolti dai carabinieri, che in tempi celerissimi, appena sette giorni dalla denuncia, hanno emesso l’ordinanza che impedisce all’uomo di avvicinarsi alla sua ex convivente ed alla figlia minorenne.
La storia è simile a tante altre: due persone si innamorano, lei aspetta una bambina da una precedente relazione e convivono per tre anni. Lui si affeziona tantissimo alla ragazzina e quando finisce il rapporto sentimentale, tre anni dopo, chiede alla donna di continuare a occuparsene. Il problema è che i due non sono d’accordo con la linea educativa, lui troppo permissivo e lei non condivide le sue frequentazioni. Ma lui non molla, continua a imporre la propria presenza, con telefonate e messaggi, anche 114 in un giorno, appostamenti sotto casa della donna, davanti alla scuola della bimba, minacce ed insulti continui alla donna ed ai familiari, anche davanti alla minore. Tanto che la vittima inizia a spaventarsi e sporge denuncia agli inizi di ottobre. Lui intuisce che qualcosa non va quando si accorge di essere stato bloccato su tutte le utenze. In una occasione, chiamando da una utenza fissa, si spaccia per un carabiniere, probabilmente per cercare di capire se la donna lo ha denunciato, ma viene immediatamente smascherato dalla sua ex.
In base all’ordinanza, l’uomo non potrà avvicinarsi a meno di 100 metri dai luoghi frequentati dalla donna e dalla bambina e dovrà astenersi da qualunque contatto tramite qualunque mezzo con lei, la piccola ed i familiari più stretti.