CHIETI. Ha impugnato la pistola del padre e si è tolto la vita. Aveva solamente 27 anni Mariano Supino, figlio di un noto penalista teatino. Si stava per laureare alla facoltà di Giurisprudenza di Teramo, avrebbe probabilmente esercitato nello studio del padre, dov’è già impiegata anche sua sorella.
E invece ha deciso di farla finita stamane, nella casa dove viveva con la madre, una dirigente Ater. Lutto in città per la scomparsa di un giovane che molti definiscono di un’educazione ed una cordialità uniche.