CHIETI. SPACCIO ED ESTORSIONE, I CARABINIERI SMANTELLANO UNA RETE DI SPACCIATORI CHE OPERAVA NELLA VALPESCARA DIECI INDAGATI DI CUI SETTE COLPITI DA ORDINANZA RESTRITTIVA

Nelle prime ore del mattino i carabinieri della Compagnia  di Popoli coadiuvati nella fase esecutiva da quelli della Compagnia di Pescara, di Penne, del Nucleo Cinofili di Chieti hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare e a decreti di perquisizioni nei confronti di dieci giovani indagati residenti nei comuni di Scafa, San Valentino, Lettomanoppello e Pescara in quanto a vario titolo responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione.

Nella circostanza D. S. cl 81, M.A. cl 92, C.L. cl 84, venivano colpiti da ordine di custodia cautelare in carcere. D. W. cl. 84 veniva sottoposto agli arresti domiciliari. Mentre S.I. cl 95;

D.M. cl.91, P.L. cl 88, venivano sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora con permanenza in casa durante ore notturne. Agli altri indagati, S.M. cl 2000, D. G. cl 79 e R.M. cl 86, veniva notificato avviso di conclusione indagine.

Le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Pescara, Dott. Andrea Papalia, sono state condotte dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Popoli a partire dal mese di ottobre 2019 allorquando venivano fermati e controllati alcuni soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti della zona che insiste tra i comuni di Scafa e San Valentino in A.C. Le successive attività investigative, realizzate con metodi tradizionali e con intercettazioni telefoniche ambientali anche tramite l’utilizzo di telecamere, permettevano di ricostruire oltre 300 cessioni, definendo le modalità attraverso cui le stesse si realizzavano. Venivano recuperate diverse dosi di cocaina, di ascisc e marijuana le quali venivano consegnate in pubblica via o recandosi presso il domicilio degli assuntori. Si ricostruivano anche le interazioni tra i componenti della rete di spaccio i quali occasionalmente si supportavano vicendevolmente nelle cessioni e negli approvvigionamenti di stupefacenti.

Dal monitoraggio di tali dinamiche si riscostruivano pestaggi e intimazioni finalizzate alla riscossione di debiti di droga anche mediante spedizioni punitive realizzate da soggetti terzi appositamente reclutati. Gli indagati si rivelavano particolarmente scaltri e guardinghi in quanto al fine di eludere le attività di intercettazione, oltre ad utilizzare linguaggi criptici e a cambiare cellulare, usavano veicoli a noleggio cambiandoli ogni quindici giorni.

Al termine delle operazioni di perquisizione due degli indagati di cui sopra, R.D. cl 86 e S.I. cl.95, venivano tratti in arresto in flagranza di reato in quanto trovati nelle disponibilità di sostanze stupefacenti.

Nella camera da letto di R.D. venivano trovati circa 10 gr di cocaina divisa in dosi nonchè un bilancino di precisione. Mentre presso l’abitazione di S.I. veniva reperita una piccola serra in legno con all’interno tre piante di marijuana. Così anche questi due indagati finivano agli arresti domiciliari.

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