Clima. Una parte della storia meteo-climatica e le sette piaghe d’Egitto. Tutte le curiosità

Benvenuti a questo nuovo approfondimento meteo-climatico che non ha a che fare con gli altri editoriali meteo, il nostro territorio e le previsioni meteo per quest’ultimo.

Meteo e Clima – Approfondimento meteo. Degli scienziati e paleoclimatologi, hanno recentemente studiato le stalagmiti nelle grotte egiziane, ricostruendo l’assetto climatico dell’antico Egitto narrato o raccontato nell’Esodo della Bibbia, nel quale, Mosè ricevette la risposta del Signore, la quale fece sì che, il faraone Ramses II, liberasse gli schiavi ebrei coadiuvati dal discepolo cristiano verso il Mar Rosso, le cui acque gli spalancarono le porte di accesso al territorio asiatico.

Questa volta Teologia e Scienza entrano in relazione poiché, gli eventi che si abbatterono sul regno egiziano alla fine del regno di Ramses II, coincidono con la fortissima eruzione vulcanica del vulcano greco Santorini che avvenne nel 1668 a.C. (Avanti Cristo), data che coincide con l’inizio dell’Esodo nell’Antico Testamento: essa parla delle sette piaghe d’Egitto che si riferiscono al Nilo, quest’ultimo divenne rosso sangue, “la Pioggia di Fuoco e di Ghiaccio”, “l’invasione delle cavallette”, le rane e i mosconi, nonché le tenebre che oscurarono i cieli. Eventi atmosferici legati strettamente ai cataclismi scaturenti dalla violentissima eruzione del Santorini. Le cause naturali di un vero e proprio stravolgimento climatico la cui genesi si ipotizza dalla vastità della quantità di ceneri e lapilli liberati nella Troposfera, dove si espandono e ghiacciano a causa della condensazione e della sublimazione dell’umidità dei nuclei di condensazione, la quale aumentò, in seguito ad un raffreddamento provocato dall’offuscamento duraturo prodotto dal propagarsi della nube, di ceneri leggere, piccoli lapilli e gas capace di rendere oscure le giornate, esattamente come narrato dal testo religioso nell’Esodo il cui esordio, come inizialmente dicevo, risale al 1668 D.C. I temporali sporchi, nati dal profilo adiabatico instabile e con temperatura negativa al variare della quota dovuto al periodo umido e piovoso che si instaurò, provocò violenti nubifragi e grandinate, perché le violente correnti ascensionali diedero luogo, per raffreddamento adiabatico, alla neve mediante sublimazione e cristalizzazione dei cristalli di ghiaccio ad alta quota nella media Troposfera, essendo la neve materiale poroso, in grado di unire tutto il ghiaccio in sé. Questo processo, è stato tuttavia modificato, infatti il ghiaccio si è unito ad altro ghiaccio sollevato dagli intensi moti convettivi e, inoltre, a gocce d’acqua in stato di sopraffusione (ossia allo stato liquido anche con temperature sotto lo zero), formando veri e propri granuli di polvere e ghiaccio. La successiva fase secca e asciutta, ad una crescente diffusione delle pandemie e la crescita di piante allucinogene che si ritiene ipoteticamente essere alla base della morte dei primogeniti.

La Pioggia di Ghiaccio era invece attribuibile alla grandine e al Fuoco riguardo all’esplosione vulcanica stessa; il Nilo rosso era attribuibile alle ceneri vulcaniche depositate al suolo in grado di arrossirle anche tramite arbusti di colore rosso/rossastro e dunque pieni di astaxantina, pigmento rosso proveniente da microrganismi o alghe carotenoidi che infettarono il Nilo.

La grande umidità dopo una grande siccità tipica dell’area geografica, inoltre, consentì ad un’enorme quantità di insetti tra cui zanzare, mosche e cavallette, di migrare dalle acque oramai divenute paludose, di spostarsi verso le aree circostanti, provocando veri e propri sciami, paragonabili alle invasioni di mosconi e alla pioggia di cavallette, eventi interpretati come punizione da parte del Dio monoteista nei confronti delle civiltà egizie che veneravano gli Dei pagani, poiché, ripeto, Ramses II non consentì, per l’appunto, a Mosè, di lasciare andare il suo popolo. I violenti terremoti procurati dalla faglia da dove è scaturita l’intensa esplosione di mangma e ceneri, portarono agli tsunami che sconvolsero il Mar Rosso provocandone maree e furono consenzienti nel dimezzarlo, ove il popolo ebraico coadiuvato da Dio e il suo discepolo, venne permesso di passare attraversandolo completamente prima che riprendesse la sua omogeneità. Tuttavia, tali cataclismi rimangono ancora un mistero, seppure si leghino con questa indagine scientifica, i cui avvenimenti storici si sovrappongono con i soli eventi teologici raccontati esclusivamente nell’Antico Testamento.

Grazie per la lettura.

rc

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