Commercio in crisi: posticipata la fine dei saldi in Abruzzo


A causa della pandemia mondiale che stiamo ancora attraversando, secondo un recente rapporto della Banca d’Italia, il PIL abruzzese avrebbe subito una perdita di circa l’8%. Una crisi globale che ha toccato tutta la penisola, Abruzzo compreso, mettendo a dura prova la tenuta delle attività economiche e portando la produzione a subire una forte contrazione. Questa situazione ha ripercussioni pesanti ovviamente anche sui commercianti, che stanno registrando notevoli perdite di fatturato. Per alleviare il malessere generale, è stato deciso di posticipare la fine dei saldi. 



Slitta la fine dei saldi invernali

Per tutelare i commercianti che sono in grande crisi per le restrizioni dovute a questa emergenza sanitaria, la regione Abruzzo ha deciso una proroga dei saldi. Infatti la proposta di spostare ulteriormente la fine dei saldi invernali al 15 marzo è stata accettata, sostenendo in questo modo tutti i settori commerciali, soprattutto quello dell’abbigliamento. Nel frattempo è stata fatta un’ulteriore richiesta che riguarda le zone rosse e che mira a ottenere una nuova proroga per i saldi fino al 31 marzo, come è stato chiesto dai commercianti stessi. Quindi, chi vuole usufruire degli sconti per fare acquisti ha ancora un po’ di tempo. Non va dimenticato, poi, che oltre agli sconti nei negozi, c’è anche la possibilità di approfittare delle offerte sul web, dando uno sguardo ai saldi di Liu Jo su YOOX per esempio. Ci sono infatti molti siti web così come negozi fisici, che hanno ancora merce invenduta da smaltire e che per questo adesso propongono ulteriori ribassi. L’ente regionale d’Abruzzo si è comunque preso l’impegno di avviare tutte le iniziative che possano aiutare il commercio e la ripresa delle attività. Il sostegno al settore della moda e dell’abbigliamento è molto sentito e serve a ridare un po’ di fiducia in quegli operatori del settore che stanno realmente soffrendo pesanti ripercussioni.


Le difficoltà dei commercianti di Chieti

Non tutti conoscono le difficoltà che stanno vivendo i commercianti della città di Chieti, dove negli ultimi otto anni ben 67 aziende e locali commerciali hanno chiuso, sia nel centro storico che in altre zone della città. Di queste, sono state 31 quelle fuori città che hanno dovuto bloccare la produzione e ben 36 gli edifici commerciali del centro storico. Queste attività commerciali appartengono a diverse categorie merceologiche, ma solo negli ultimi due anni ben 11 negozi commerciali del centro storico hanno dovuto abbassare le serrande e addirittura altri venti in tutto il capoluogo. A una prima occhiata sembra che il turismo sia abbastanza stabile e senza cancellazioni significative, ma purtroppo per questo 2021 non si hanno delle alte pretese, anzi si pensa che oltre al poco commercio ci sarà anche poco turismo, con problemi per tutta la città e la regione in generale.

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