L’Associazione “Osvaldo Costanzi” anche quest’anno ha voluto coinvolgere gli alunni dell’I. T. E. “G. GALILEI” di Celano in un percorso di conoscenza e di arricchimento spirituale, con l’obiettivo di ricordare Padre Corrado Signore e la sua grande operosità di benefattore francescano.
La proposta operativa ideata aveva questo titolo:
I candidati ricostruiscano un dialogo immaginario con Fra’ Tommaso da Celano, primo biografo di San Francesco, sui temi della natura, sul valore della fraternitas, del lavoro e dell’opera francescana, comparando il contesto storico del tempo con le problematiche odierne.
Hanno partecipato al concorso gli studenti delle classi III e V dell’Istituto guidati e incoraggiati dai professori Eliana Morgante, Vittoriana Ivone, Alessandro Ciuffetelli.
Sabato 30 marzo u. s., nella sala intitolata a FRA’ RAFFAELE – nel complesso di Santa Maria in Vallelverde – c’è stata la cerimonia di premiazione, preceduta dai saluti e dagli interventi dei promotori dell’iniziativa.
Il dr. Ilio Nino Morgante – Presidente dell’Associazione – ha sottolineato quanto stia a cuore a lui e agli altri membri, l’ITE di Celano ed ha invitato i ragazzi, anche in prospettiva, a difenderne la storia e l’identità.
La Dirigente Scolastica, dott.ssa Franca Felli, ha parlato della nostra scuola in termini elogiativi, auspicando la permanenza dell’Istituto nella città, nonostante il “passaggio” amministrativo e burocratico con l’ITE di Avezzano previsto per il prossimo anno scolastico; ha espresso rammarico per il diffuso calo demografico che ha come conseguenza il decremento della popolazione studentesca a livello regionale.
Don Ilvio Di Giandomenico, giovane parroco di San Giovanni, ha voluto portare un ricordo personale di Padre Corrado. Ha raccontato con emozione e affetto il calore e la simpatia dei suoi gesti verso i bambini (anche lui ha assistito al lancio delle caramelle), ha richiamato alla memoria la “voce” “tonante” che risuonava negli spazi del convento e il suo raccogliersi – assorto in preghiera – in un angolo del bel chiostro di S. Maria in Valleverde. Il sacerdote ha espresso l’auspicio e la volontà di poter incontrare i nostri alunni anche in altri momenti, per aprire un dialogo con loro e ascoltarli.
Padre Roberto Scocchia ha quindi lodato i ragazzi per l’impegno profuso e ha citato – come ulteriore esempio di laboriosità -, Padre Osvaldo Lemme, l’altra grande figura di francescano che ha lasciato un ricordo indelebile in tutta la comunità celanese.
I vari momenti della cerimonia sono stati presentati e coordinati dall’ing. Sergio Iacoboni, che si è detto entusiasta degli elaborati dei ragazzi, apprezzandone i contenuti e la correttezza linguistica.
Un breve ma caloroso saluto è stato portato anche dal dr. Giovanni Iacutone, in rappresentanza della Clinica “Immacolata” che ha finanziato l’iniziativa.
La prof.ssa Vittoria Ivone ha ringraziato con stima tutti i componenti dell’Associazione per la fiducia e il sostegno dimostrati verso l’ITE. Tra gli ospiti ricordiamo l’onorevole Giancarlo Cantelmi che ha voluto essere presente, accanto ai giovani, ancora una volta, nonostante l’età avanzata, così come il prof. Nazzareno Fidanza, (coautore del bel libro “Osvaldo Costanzi – Poeta e letterato celanese del Novecento”, insieme con Erminio Maria Cavalli, ed i preziosi contributi di Sergio Iacoboni, Nazzareno Mascitti e Maurizio Cicchetti) e Angelo Iacutone, che si è molto adoperato per la buona riuscita dell’evento che stiamo raccontando.
La Sala intitolata a FRA’ RAFFAELE è stata resa confortevole e accogliente dalla preziosa collaborazione della signora Marisa Fellini che, con i suoi modi gentili e con il suo sorriso, ha dato il benvenuto ai ragazzi e al corpo docente dell’ITE.
Il primo premio del concorso è stato assegnato alle alunne Marika Baliva , Alessia Di Persico e Denise Ruscio della classe III che, con il loro dialogo immaginario tra San Francesco, Tommaso da Celano e Maometto, hanno colto appieno l’alto valore educativo della traccia proposta.
Il secondo premio è andato a Lina e Noemi Pompili, della medesima classe; nel loro elaborato esse hanno fatto riferimento alle problematiche ambientali attuali, dimostrando attenzione e sensibilità.
Vincitori del terzo premio sono stati Cristian Innocenzi e Vincenzo Rocchesini, della classe V: la terra, il lavoro, la custodia del Creato sono stati al centro delle loro riflessioni, con lodevoli riferimenti all’ideale francescano, spesso richiamato anche da Papa Bergoglio. I due ragazzi hanno raccontato e apprezzato la coraggiosa iniziativa di GRETA THUNBERG che ha galvanizzato i giovani di tutto il mondo nei famosi “FRIDAYS FOR FUTURE”.
Padre Roberto Scocchia, la cui “pacatezza” trasmette sempre serenità in chi lo ascolta e don Ilvio Di Giandomenico, hanno consegnato i premi ed è stato un bel momento, con tanta emozione.
A chiusura della giornata, la prof.ssa Luisa Scimia è stata invitata a leggere le proprie riflessioni, che riportiamo di seguito.
“Buongiorno a tutti.
Grazie all’Associazione “Osvaldo Costanzi” per aver voluto inserire il mio intervento nel programma di questa giornata, così come è accaduto il 17 febbraio di un anno fa.
Grazie per l’attenzione che essa mostra nei confronti dei giovani dell’I.T.E. sostenendo la loro crescita culturale ed umana con percorsi di conoscenza e di sensibilizzazione come quelli contenuti nel tema del concorso di quest’anno.
Sono iniziative che ci confortano nella fatica scolastica quotidiana.
Chi, come noi, coglie negli sguardi dei ragazzi, nei loro atteggiamenti, perfino nella postura la noia, la demotivazione, l’apatia, lo smarrimento, la confusione, l’indolenza, l’insofferenza alle regole, la fragilità, sente il peso della responsabilità di essere educatori e capisce quanto sia difficile aiutarli a scoprire il Bello, il Buono ed il Vero che esiste anche nella realtà di oggi e ad averne cura.
E allora penso che l’invito rivolto ai nostri alunni ad immaginare un dialogo tra S. Francesco e il Beato Tommaso da Celano ci incoraggi a perseverare nelle nostre scelte operative di comunità educante.
I progetti portati avanti con impegno e passione dal corpo docente hanno molti punti in comune con il messaggio educativo e culturale dell’Associazione “Osvaldo Costanzi”; essi sono stati rimarcati non solo nella Giornata dedicata ai settant’anni della Costituzione, che ha posto l’accento sul tema del lavoro e della dignità, dell’uguaglianza e dei diritti umani, ma anche nella Giornata della Memoria che quest’anno ha coinvolto i nostri ragazzi in una performance assai apprezzata anche dai rappresentanti delle istituzioni locali.
Gli spunti di riflessione suggeriti agli studenti hanno un altro punto di forza: la loro grande attualità. Perché sono stati proprio i giovani di tutto il mondo – trascinati dalla piccola e coraggiosa GRETA THUNBERG – a far sentire forte la protesta contro il processo di distruzione del pianeta ad opera dell’uomo che, come diceva Pier Paolo Pasolini, confonde lo sviluppo con il progresso, incurante delle conseguenze.
E se pensiamo al tema del lavoro, cosa c’è di più drammatico? Da fondamento della nostra Repubblica alle vuote parole della politica politicante, incapace, priva di volontà e credibilità nel creare opportunità di lavoro per i giovani!
Inoltre la fraternitas francescana non può non far venire alla mente il principio di solidarietà, mirabilmente espresso nel Comandamento dell’Amore: “Ama il prossimo tuo come te stesso” che San Francesco professò per tutta la vita. E ieri, nella cornice di Assisi, abbiamo visto il bel gesto della consegna della lampada della pace al Re Abdallah II di Giordania per lo spirito di accoglienza che ha dimostrato nei riguardi dei profughi siriani e di tante altre persone sofferenti. Il sorriso radioso e la compostezza della Regina Ranja resteranno nei cuori per natura aperti alle necessità del prossimo, ma spero abbia lasciato un segno anche in quelli di coloro che paiono sordi e ciechi ai bisogni di tanta parte di umanità che vive in condizioni inaccettabili in un mondo che si vanta di essere globalizzato.
Allora è la solidarietà che andrebbe globalizzata, come i nostri pontefici più attenti al sociale ci ricordano. Essa è un’ “utopia necessaria”, come ha scritto Stefano Rodotà – paladino del diritto e dei diritti – e quella ancora più vera “sta nell’amore per lo straniero e per lo sconosciuto”. Ma, per realizzarla, occorre il contributo di tutti, e a noi adulti tocca dare l’esempio. Grazie