Saranno sottoposte al più presto al vaglio del Consiglio Comunale le tariffe della Tari presentate oggi alla stampa dall’assessore alle Finanze Adelchi Sulpizio, coadiuvato dal direttore del Dipartimento Amministrativo Guido Dezio, dai dirigenti del Settore Finanze Fabio Zuccarini e Ragioneria Andrea Ruggieri e dai funzionari Carlo Chiacchiaretta e Antonio Mastroluca. Grazie ad un accurato lavoro di messa in efficienza della banca dati degli uffici e di calcolo delle superfici imponibili, è stato possibile modificare il gettito a carico della comunità con positive ricadute sia sulle utenze private che su quelle non residenziali che vedranno sensibili risparmi rispetto agli anni scorsi.
“Malgrado si tratti di una proposta, abbiamo voluto presentare comunque le tariffe Tari che diverranno definitive solo dopo l’approvazione del Consiglio Comunale a cui verrà sottoposta al più presto la relativa delibera – così l’assessore alle Finanze Adelchi Sulpizio in apertura della conferenza – Si tratta di un lavoro che era necessario da anni per poter assicurare alla comunità il migliore trattamento e che abbiamo potuto affrontare in modo pieno solo nel 2015, di fatto per noi il primo anno completo di lavoro, visto che quando ci siamo insediati abbiamo ereditato la gestione del settore con tutti i suoi annosi problemi. Tale premura deriva dal fatto che il lavoro compiuto sul Settore era diventato necessario e irrevocabile, per questo abbiamo atteso ad annunciare le tariffe, in modo da vedere bilanciate tutte le voci ed esaurite tutte le relative simulazioni. Ciò premesso, siamo partiti dai metri quadri e dal piano finanziario che serve per generare le tariffe e si è fatta una proiezione sul 2016 i cui risultati sono positivi, perché consentono di dare respiro all’economia, sia per le famiglie che imprese.
Le tariffe sono diminuite per tutte le fattispecie, questo perché: da settembre 2016 gli uffici hanno verificato e aggiornato la banca dati, da questa bonifica è risultato che oggi Pescara iscrive a ruolo 8.300.000 metri quadrati di superficie imponibile; facendo le simulazioni con il software di gestione, inoltre, e il margine degli errori si è ridotto sensibilmente.
Famiglie. Tanto più sono i metri, maggiore è il risparmio, legato anche al numero di persone (maggiore è il nucleo, minore il vantaggio). Ad esempio una persona sola in una casa da 60 mq pagherà il 7,70% in meno; in una da 180 mq invece il 17,67 in meno; una famiglia di quattro persone in una casa da 60 mq risparmia lo 0,96%, in una da 180 il 10,49%. Per una casa di 90 mq, situazione media in città, un abitante paga l’ 11% in meno; se ci vive una coppia si va al 7,38; con una famiglia di 4 persone si scende al 4,15 e con nuclei superiori a 6 persone si va all’1,44%.
Utenze non domestiche. Anche qui la superficie conta, tanto è maggiore, più sensibile la riduzione che per metro quadro vede vantaggi a tutte le categorie: mense, birrerie e hamburgherie le più alte con l’8,97% in meno; poi bar, caffè e pasticcerie con l’8,64; alberghi senza ristoro 8%; a scendere gli ospedali e case di riposo con il 7% e il 6,73; musei e comunità il 6,78; gli stabilimenti 5,81 e via a scendere. L’unica categoria che non ha un segno meno è quella delle attività artigianali tipo botteghe di falegnameria e idraulico dove si registra un +2,28 dell’importo secondo quanto stabilito dalla legge che è la base di applicazione della tariffa.
Ringrazio chi ha avviato questo lavoro: l’assessore Bruna Sammassimo che nel 2014 ha dovuto affrontare un’annualità difficile e di fatto già avviata dalla precedente Amministrazione; il dirigente Andrea Ruggieri con il quale si è impostato il lavoro passato oggi nelle mani del nuovo responsabile Fabio Zuccarini”.
“Abbiamo iniziato la gestione della tassa rifiuti con la consapevolezza che la stessa è stata fra le cause maggiori che hanno portato al predissesto il Comune di Pescara – così il direttore del Dipartimento Amministrativo Guido Dezio – Questo perché in passato non sempre è stata fatta una gestione efficiente ed efficace del Settore, che ha sempre rincorso le scadenze con le conseguenze che tutti abbiamo visto. Noi abbiamo fatto un lavoro di riallineamento delle date e dei tempi da un lato, bonifica dei database dall’altro, il tutto per non avere le lunghe file del passato agli uffici. Chiaramente ci vorrà ancora del tempo per arrivare ad una gestione degna degli Enti più evoluti, ma siamo in cammino.
Anche se è opportuno ricordare che molte delle file possono essere eliminate, provvedendo a controllare la propria posizione attraverso il cassetto fiscale consultabile sul sito del Comune e scaricando i modelli per effettuare i pagamenti alle scadenze. La Tari è infatti un’imposta in autoliquidazione, la mancata ricezione dei bollettini non legittima i cittadini ad eludere la tassa, malgrado ciò manderemo anche per quest’anno i modelli a casa e metteremo a disposizione delle postazioni in Comune per agevolare il più possibile la cittadinanza.
Sul fronte dell’efficientamento, rispetto al 2013 abbiamo avuto una riduzione dei costi complessivi di gestione del servizio per circa 3,5 milioni di euro, abbiamo razionalizzato anche i costi di Attiva e quelli relativi allo smaltimento e fatto un lavoro di bonifiche ed emersione delle quantità delle utenze, per aumentare la platea degli utenti e ripartire su una scala più ampia il tributo. L’ulteriore passaggio sarà ora quello di aumentare la raccolta differenziata, servizio questo che dovrà fare un ulteriore progresso di efficienza in modo da mantenere invariata la tassa dei rifiuti. Per fare ciò c’è bisogno di fare investimenti sugli impianti che consentiranno nuove economie sulla raccolta sull’intero ciclo integrato, attività che ci vedrà operare in filiera con la Regione, nostro principale interlocutore in merito”.