Conferenza stampa Capogruppo FI Antonelli e Associazione ‘Ambiente è/e Vita’ su approvazione PAN Riserva dannunziana
“Grazie agli emendamenti del centrodestra e dell’Associazione ‘Ambiente è/e Vita’ al Piano di Assetto Naturalistico della Riserva dannunziana abbiamo garantito piena coerenza del documento alla Carta Europea del Turismo sostenibile, la valorizzazione ambientale degli interventi, ma soprattutto abbiamo restituito ossigeno alle Concessioni balneari che sono dentro la riserva e che ora potranno realizzare opere compatibili per lo sviluppo delle proprie attività divenendo, anzi, un modello di riferimento per le altre e utilizzando il PAN come strumento per contrastare gli effetti della Direttiva Bolkestein. Per dirla tutta, se oggi Pescara ha il PAN la maggioranza deve ringraziare il centrodestra”. Lo hanno detto il Capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli e il Presidente dell’Associazione ‘Ambiente è/e Vita’ Benigno D’Orazio nel corso della conferenza stampa convocata per fare il punto sul PAN a poche ore dalla sua approvazione in Consiglio comunale.
“Ci pare giusto sottolineare – ha detto il Capogruppo Antonelli – quale sia stata l’apertura del centrodestra nei confronti del PAN approvato all’unanimità, tanto che la maggioranza si è sperticata in autoelogi, dimenticando che senza il centrodestra quel documento sarebbe ancora al palo. Al di là dell’aspetto politico, è chiaro che sono state apportate rilevanti modifiche al Piano grazie al lavoro svolto in Commissione sugli emendamenti del centrodestra che sono stati accolti tutti all’unanimità, confezionando dunque un documento che per diversi aspetti abbiamo reso più calzante alle esigenze di Pescara. In particolare abbiamo concentrato la nostra attenzione sulla coerenza del Piano alla Carta Europea del Turismo Sostenibile, sulla valorizzazione ambientale degli interventi e abbiamo restituito alle concessioni balneari che sono dentro il PAN della Riserva pari opportunità rispetto alle altre attività demaniali”. “Abbiamo reso il PAN realmente operativo – ha proseguito il Presidente D’Orazio -, prima c’era una riserva con i vincoli, ma senza attività e questo sarebbe stato un danno per le imprese economiche, in tal senso il nostro intervento è stato fondamentale. I capisaldi delle proposte approvate dal Consiglio sono tre: innanzitutto modulare l’azione della Riserva in relazione ai principi della Carta Europea del Turismo sostenibile, ed è un fatto importante perché contiene la necessità di una certificazione dei processi attribuita in relazione alla capacità di coinvolgere le forze produttive della città nel percorso di crescita e sviluppo della Riserva. In secondo luogo l’Educazione al benessere: noi pensiamo che debba esservi un’educazione ambientale generale obbligatoria nelle scuole, ma soprattutto che tale Educazione sia caratterizzata anche dalla corretta alimentazione e da un corretto stile di vita, che oggi potrebbero permetterci di cancellare il 43 per cento dei tumori. Infine la tutela e il rispetto della cultura locale: ovvero, in un’epoca di globalizzazione, noi vogliamo che nelle scuole vengano ribaditi i nostri principi e il rispetto delle nostre tradizioni e in tal senso il PAN può prevedere delle convenzioni specifiche con le scuole. Poi la caratterizzazione ambientale degli stabilimenti balneari, che è frutto della mia esperienza come Presidente del Parco Marino del Cerrano che ricomprende 77 concessioni: con tale emendamento approvato, riteniamo possa essere superato anche il blocco della Bolkestein, ovvero dando responsabilità ai balneatori stessi sul demanio, affidando loro il dovere di valorizzare l’aspetto ambientale delle loro attività. Ecco allora che il progetto, che nasce da una piccola riserva posta nel cuore di Pescara, ha due meriti: da un lato potrebbe essere un piccolo progetto da cui si irradieranno grandi elaborazioni valide per il Programma regionale del centrodestra in materia di sviluppo sostenibile e tutela ambientale; dall’altro ci inseriamo a pieno titolo nel dibattito nazionale sul superamento della Bolkestein e sul blocco al 2020 delle concessioni, partendo dal basso e arrivando ai Tavoli nazionali. Per i balneatori – ha aggiunto il Presidente D’Orazio – tale soluzione potrebbe anche rappresentare il Piano B che li responsabilizza, con la possibilità di avere concessioni rinnovate nel tempo in relazione ai progetti ambientali approvati dai Comuni”.