Le Imprese Attendono Sostegni Adeguati, Non Enunciazioni. Il Bilancio Metta Al Centro Terziario E Turismo.
La Confesercenti di Sulmona dall’Amministrazione Casini si aspettava una coraggiosa azione di contrasto alle difficoltà delle aziende che, se non hanno già chiuso, stentano a rimettersi in moto.
Servono sostegni adeguati subito; in particolare per quelle del terziario e del turismo, le più danneggiate dall’impatto della crisi pandemica, che devono essere al centro di un Bilancio di una Città che ha la presunzione di rappresentare un’area vasta del territorio peligno. Per l’Associazione di Categoria manca del tutto un Piano locale di resilienza e di rilancio delle attività produttive.
Sono trascorsi oltre 400 giorni dal primo lockdown. Un periodo difficile, in cui si sono susseguite speranze, delusioni, riaperture e richiusure. Oltre mille provvedimenti, decreti, disposizioni centrali e locali, spesso non in sintonia l’uno con l’altro. Per le imprese l’unica costante è stata l’incertezza. Per questo Confesercenti di Sulmona si augura che la nuova classe politica dirigente, che si appresta al rinnovo dell’Amministrazione della Città, sappia formalmente e finalmente avviare la fase delle certezze, cosa che in questi anni è mancata davvero.
La Città deve puntare al rilancio dell’economia, compensando le imprese più colpite dalla crisi innescata dalla pandemia. Ma per fare questo occorre un’Amministrazione comunale che prenda impegni e, soprattutto, li sappia mantenere. Si tratta di impegni che dovrebbero essere portati avanti in due fasi: quella di sostegno alle attività e quella della revisione dei regolamenti e degli investimenti. Intanto l’Amministrazione comunale, in sede di Bilancio, avrebbe potuto dare un primo segnale attuando la detassazione delle imposte e tasse di competenza, azzerando sia per il bilancio annuale che per quello poliennale, tutti i balzelli che mettono in crisi le piccole e medie imprese.
In sostanza, la Confesercenti di Sulmona si aspettava da questa Amministrazione, maggiore attenzione per l’arretramento dei consumi e per la stagnazione turistica; elementi che proiettano sull’immediato futuro un elevatissimo rischio di chiusura delle imprese e di permanente perdita di capacità produttiva. In questo quadro, il ritorno alla normalità deve essere la nostra priorità. Sul difficilissimo quadro congiunturale odierno si innescano fattori di trasformazione strutturale di grande complessità. Ne fanno parte la ricomposizione dei canali commerciali, la ridefinizione delle modalità di offerta del settore terziario, la trasformazione della Città, l’indebolimento del lavoro autonomo, l’evoluzione del turismo e il suo sempre più stretto collegamento con la fruizione del capitale culturale e artistico locale. Ma l’analisi che la Confesercenti fa è allarmante, perché questi temi avrebbero dovuto essere parte integrante del Bilancio, per avere una visione alta, che ne riconosca la rilevanza per il futuro sviluppo della Città di Sulmona, invece c’è il nulla.