Il vice sindaco di cerchio e componente di minoranza della deputazione amministrativa del consorzio di bonifica Mario Mancini rompe il silenzio e esterna alcune riflessioni su quanto accaduto e detto sulle ultime vicende dell’Ente.
Innanzitutto vorrei ricordare al sig. Bonaldi Dario che, nella deputazione amministrativa del Consorzio di Bonifica erano presenti 2 rappresentanti celanesi ed ora solo 1, con un indubbio depotenziamento della rappresentanza della città di Celano e del mondo agricolo celanese.
Quello che oggi viene definito cambiamento è semplicemente la sostituzione del vice-presidente del consorzio di bonifica, quando invece, il comparto agricolo celanese poteva ambire ad occupare la presidenza del consorzio oltre che essere rappresentato da altri componenti della deputazione amministrativa.
È del tutto evidente che l’aver mantenuto l’attuale Presidente ha un significato politico territoriale particolare in quanto chi, come Confagricoltura, ha per 30 mesi inneggiato all’incapacità dell’azione amministrativa del presidente ed oggi ne appoggia incondizionatamente l’operato in funzione di un accordo politico “con chi”, in Regione, ha indicato e sostenuto in questi anni questa figura di guida del Consorzio.
Non è polemica ma solo constatazione oggettiva dei fatti. Il mantenimento della presidenza o ha “scopi” diversi, vista la montagna di critiche in questi 30 mesi, oppure i “vantati” meriti elettorali (quasi il 50 % dei voti) hanno prodotto un potere contrattuale che ha indebolito la rappresentanza celanese (-1 componente) e mantenuto, cambiandone soggetto, solo la vice-presidenza.
Sono convinto che non siano stati tutelati gli interessi e le rappresentanze di chi opera nel settore agricolo marsicano ed auspico che non vengano poste in discussione all’interno della deputazione amministrativa “figure” atte a consolidare solo una propria posizione diretta (o indiretta) a governare processi importanti di prossima attuazione e di vitale importanza per il comparto agricolo marsicano.
Vista la nuova composizione della Governance dell’Ente è evidente a tutti che “interessi” diversi hanno mosso l’accordo raggiunto.
Il mio invito è quello che tutti rispettino le regole ed il nuovo organo di governo ed assicuro che, insieme agli altri deputati “estromessi”, faremo la nostra parte con serietà ed attenzione attivandoci con qualsiasi forma atta a frenare azioni che dovessero essere poste in essere di fatto a vantaggio di “particolarità” e non della collettività del comparto agricolo marsicano.
Presidenti, Direttori e adepti di questo nuovo organo e di altri possono, se trasparenti, mettere la loro “faccia” senza indossare la finta maschera della serietà, onestà e trasparenza che certamente non appartiene a me ma ad altri.
Ne riparleremo presto con i “dettagli” che sono la vera ragione di questa nuova composizione che offende la città di Celano, il senso di appartenenza politica e l’intero mondo agricolo marsicano.