COVID-19: GLI ENTI DI FORMAZIONE ABRUZZESI INCONTRANO LA REGIONE

 APERTURA DELLA REGIONE SULLA FAD, MA OCCORRONO SOSTEGNI ECONOMICI

Tra le numerose iniziative di mobilitazione generale che si sono levate per fronteggiare l’emergenza in atto, anche gli Organismi di formazione della Regione Abruzzo scendono in campo.

Nella giornata di venerdì 8 maggio, si è svolto un incontro con l’Assessore Piero Fioretti, alla presenza del Direttore del Dipartimento Lavoro – Sociale Claudio Di Giampietro e dei Dirigenti e Funzionari delle attività formative regionali, nel corso del quale sono state discusse le problematiche inerenti il settore.

L’interlocuzione, nata dalla volontà condivisa di proseguire il dialogo già avviato fra la Politica, l’Istituzione e le imprese del comparto all’insegna di una virtuosa collaborazione sinergica, ha fatto purtuttavia emergere il quadro di un intero settore in ginocchio, dopo circa due mesi di lockdown tuttora in atto per gli Organismi della formazione professionale.

Sospese le attività didattiche “in aula”, con alcune Determinazioni Dirigenziali lo staff tecnico della Regione si è attivato sin dallo scorso mese di marzo per consentire la modalità della Formazione a distanza/E-learning, in misura totale o parziale, nei percorsi formativi autorizzati, obbligo formativo e apprendistato professionalizzante.

Rimangono dolorosi nodi, ancora lontani dalla loro risoluzione, in relazione alla piena attuazione della FAD per diversi corsi a catalogo e ai corsi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Per i primi, si tratta per lo più di corsi obbligatori, abilitanti all’avvio e alla gestione di attività commerciali.

Imprese, così, costrette a restare al palo, con grave danno anche per la complessiva ripresa dell’economia locale in un momento in cui il terziario di commercio e dei servizi, già da tempo sofferente, avrebbe avuto bisogno di un rilancio a beneficio di tutta l’economia.

L’erogazione della formazione da remoto, pur contribuendo in maniera decisiva alla prosecuzione delle attività formative, non può certo da sola risolvere l’estrema gravità della crisi economica che investe gli ODF regionali, che rischiano numerosi la chiusura, contando centinaia di addetti e migliaia di consulenti esterni. La paventata drastica contrazione del numero degli occupati, con la prevedibile difficoltà a riconvertirsi, presto potrebbe divenire realtà a meno di urgenti e specifiche misure economico-finanziarie a supporto, che permettano di far fronte tempestivamente agli ingenti costi fissi di struttura e personale delle Agenzie formative accreditate dalla Regione Abruzzo.

Fondamentali saranno le sinergie tra la Pubblica Amministrazione e gli Odf, nella consapevolezza del ruolo sociale che assumerà la Formazione, in un momento tanto delicato per il mercato del lavoro, in cui una corretta e mirata riqualificazione dei lavoratori permetterà di ovviare alla drammatica perdita di numerosi posti di lavoro.

Si attende, pertanto, il prossimo DPCM per verificare quanto la politica nazionale intenda supportare il fondamentale ruolo della formazione professionale all’interno dell’intero sistema economico e, conseguentemente, in quale misura la Regione Abruzzo debba intervenire con propri provvedimenti mirati ed indifferibili. L’obiettivo cogente è ora quello di scongiurare il collasso del settore e consentirne la ripartenza, assicurando così adeguate risposte ai fabbisogni dell’utenza nel suo diritto alla formazione continua e permanente.

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