Situazione drammatica a Bergamo al limite del collasso. Anche i medici di famiglia sono colpiti da questo terribile virus che sembra non risparmiare nessuno: “alle 12 di oggi, è di 118 il numero di ammalati o in quarantena su un totale di circa 600. Abbiamo avuto anche un morto, Mario Giovita, 65 anni. Senza contare diversi camici bianchi anziani e noti nel mondo medico bergamasco che sono morti in questi giorni. Tutti gli anziani se ne stanno andando qui. Non ci sono più posti all’obitorio dove mettere le salme. Uno scenario da apocalisse”. Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo, legge i numeri del ‘bollettino’ giornaliero dei contagi da nuovo coronavirus. Tutti guardano con ansia ai dati giornalieri dei contagi, ma “onestamente, se fanno il tampone solo ai ricoverati, c’è una sovrastima della mortalità e una sottostima dei casi positivi – ragiona il presidente dell’Ordine bergamasco – Sfugge anche qualche morto, perché i tamponi a chi muore in casa non è scontato che li abbiano fatti. A Bergamo comunque è l’ultimo dei problemi. Il primo è gestire i pazienti con la polmonite che si trovano fuori dagli ospedali. E’ importante fare i tamponi agli operatori sanitari, questo sì, ma lo era di più 15 giorni fa. Ormai la frittata è fatta”.Quel che è certo, conclude il presidente Marinoni, è che qui “sembra di essere in guerra. E posso solo immaginare cosa vivono negli ospedali in questi giorni. Alla gente voglio dire: state in casa, non uscite. E’ l’unica cosa ragionevole.