Questa mattina ho scritto alla Prefetta della Provincia dell’Aquila Dott.ssa Cinzia Torraco. Ecco il testo della lettera:”Le scrivo perché sono preoccupatissima per quanto sta accadendo nella nostra Provincia e, alla data di oggi, in particolare per la situazione nella città dell’Aquila e nel comune di Avezzano, anche per la gravissima situazione in cui versano i due ospedali entrambi punti di riferimento di più vasti comprensori.
In questi mesi più volte ho sollecitato la Regione, la Asl ed il Sindaco dell’Aquila, nella sua qualità di presidente del comitato ristretto dei sindaci, a prendere provvedimenti adeguati, a predisporre i servizi territoriali e gli ospedali all’annunciata seconda ondata della pandemia. Ma nulla di quanto proposto e richiesto è stato fatto. Il numero dei contagi cresce, dopo un’estate trascorsa più a preoccuparsi di quanti concerti e di quanto pubblico dovesse partecipare agli stessi, che di quanti medici, infermieri, Usca, posti letti potessimo predisporre per affrontare con dignità ed energia la diffusione del contagio. Una estate folle, ed a settembre continuavano feste e manifestazioni senza dispositivi, controlli, distanziamento e quanto previsto dalla normativa e dalle raccomandazioni delle autorità sanitarie. Ora la situazione è gravissima e dall’8 ottobre in poi assistiamo ad una crescita paurosa della curva dei contagi, con aumento dei decessi e dei ricoveri che hanno saturato i due ospedali di L’Aquila ed Avezzano.
Le scrivo per chiedere esplicitamente un suo prezioso intervento:
1) attivare ogni organismo di coordinamento tra le diverse autorità, anche coinvolgendo il comitato ristretto dei sindaci, e fare in modo che questo coordinamento ogni giorno monitori la situazione e informi la popolazione;
2) far sì che il presidente del comitato ristretto dei sindaci Biondi richieda ufficialmente alla Regione ed alla Asl 1, l’Rt della provincia dell’Aquila, del Comune dell’Aquila, del Comune di Avezzano e di tutti i comuni con i contagi perché si abbia chiarezza della vera situazione e affinché la Regione, il Comune dell’Aquila ed i comuni abbiano precise indicazioni sul da farsi.
La Regione Abruzzo è passata dallo status di area gialla a quella di arancione, quali sono stati gli elementi che hanno determinato questo passaggio nella nostra Provincia? Ho incontrato medici in questi giorni che operano in ospedale e nella medicina del territorio e che preferiscono mantenere l’anonimato per paura di ritorsioni che mi descrivono situazioni estremamente gravi. Ieri il Prof Marinangeli sosteneva che i dati in suo possesso, avendo come riferimento l’ospedale San Salvatore, indicano L’Aquila come “zona rossa”. È effettivamente così? I cittadini mi raccontano quello che stanno passando, come sono morti i loro cari, l’angoscia dell’attesa del ricovero fuori dall’ospedale, in tende senza riscaldamento e senza servizi. E tutto ciò al di là della generosità ed impegno di tutti gli operatori, che anche in questa occasione voglio ringraziare con tutto il cuore per il loro impegno, ma la situazione è ormai fuori controllo.
In attesa di conoscere le sue decisioni, porgo cordiali saluti e confermo così come ho sempre fatto da marzo ad oggi, la mia disponibilità a contribuire alla migliore soluzione di questa gravissima emergenza. ”
Questo è il testo della lettera inviata alla Prefetta dell’Aquila dalla Deputata Dem Stefania Pezzopane, che domenica mattina davanti all’ospedale San Salvatore, dopo aver ascoltato medici e familiari dei malati, aveva chiesto nuovamente una presa di coscienza della gravità della situazione e l’attivazione di un vero coordinamento delle forze in campo per reagire con fatti concrete ed iniziative definite a questa grave emergenza.