Una delegazione di Ortucchio ha visitato, sabato scorso, 4 marzo, i luoghi dove, molti anni fa, diversi abruzzesi emigrarono in cerca di lavoro. Insomma, da Ortucchio alla Maremma, 64 anni dopo. Dal 1953 al 1958, una sessantina di famiglie marsicane raggiunsero la Toscana (più esattamente Capalbio, in provincia di Grosseto), con la speranza di un futuro più roseo, dopo le disavventure della guerra e gli strascichi che gli italiani ne avevano riportato. Tra queste famiglie c’era anche quella di Loreto Gigli, originario di Ortucchio, appunto, il quale ha “inventato” e voluto fortemente il gemellaggio tra Capalbio e il proprio paese d’origine. Suo è il libro “I Pionieri della Maremma”, valida testimonianza di un passato da emigrante, che ha presentato qualche anno fa anche al castello “Orsini – Colonna” di Avezzano; prima, precisamente nel 2004, Gigli ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Ortucchio, come a “siglare” il forte amore che lo lega alla Marsica, terra mai dimenticata. A Capalbio, sabato, c’erano anche i sindaci di Ortucchio, Raffaele Favoriti, e di Capalbio, Luigi Bellumori.