LO STOP ATTUALE DEL SETTORE AMPLIA LA CRISI GIA’ ESISTENTE
In questo momento cosi difficile per la nostra nazione, oggi parliamo di ASC, settore Danza, con il responsabile nazionale Claudio Massaccesi, per capire le grandi problematiche del settore, ampliate da questa situazione.
Che cos’è l’ASC DANZA ?
A.S.C. DANZA è uno dei vari settori di A.S.C. Attività Sportive Confederate, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI che si occupa di tutte le specialità della Danza e del Ballo. A tal proposito A.S.C. Danza offre ai propri affiliati e tesserati corsi di formazione in tutte le discipline riconosciute dal CONI con il rilascio del Diploma Nazionale e del Tesserino di Tecnico 1° Livello A.S.C.-SNAQ, valido per l’attività sportiva dilettantistica (L. 342/2000). Inoltre A.S.C. Danza promuove e sviluppa l’attività sportiva dilettantistica attraverso una attenta organizzazione di Concorsi di Danza e Gare di Ballo a livello nazionale, contando sulla presenza di migliaia di associazioni e tesserati partecipanti.
Con il fermo nazionale di tutte le attività sportive, compreso il settore danza, molte ASD avranno u crollo enorme, come si comporterà la ASC con i suoi affiliati?
Lo sport è stato particolarmente colpito dalle misure di emergenza per combattere la diffusione del COVID-19 sia con la chiusura di tutte le scuole di ballo e danza sia con lo stop a tutta l’attività formativa e competitiva. A.S.C. Danza in questo particolare momento è vicina a tutte le affiliate informandole costantemente su tutti gli aggiornamenti inerenti alle misure contenute del Decreto CURA-ITALIA e ai relativi adempimenti. Inoltre continua a distanza l’attività formativa per i propri tecnici attraverso lezioni online per le materie teoriche comuni.
Il Governo, tramite il CONI, come si sta muovendo in aiuto del settore danza?
Il DECRETO CURA-ITALIA prevede la sospensione dei versamenti per canoni di locazione per quelle Associazioni/Società Sportive Dilettantistiche che hanno un contratto per utilizzo di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli Enti territoriali. In ogni caso i versamenti potranno essere effettuati in unica soluzione entro il 30 giugno 2020 senza applicazione di sanzioni ed interessi.
Per quanto concerne i tecnici e collaboratori sportivi in generale sarà corrisposta in base al DECRETO CURA-ITALIA una indennità una tantum massima di euro 600,00 ma non sappiamo ne i criteri ne le modalità ne le tempistiche. Dobbiamo attendere le note attuative che dovranno essere emanate da Sport e Salute S.p.A. e con il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il settore danza già prima del blocco, era abbastanza penalizzato, ma con l’attuale situazione ferirà ancora di piu’ questa nobile arte?
Il settore Danza, già fortemente provato dalla crisi di questi ultimi anni e da una poca regolamentazione del settore, fortemente richiesta dagli addetti ai lavori, sicuramente in questo momento difficile subirà ulteriori problematiche dovute al propagarsi del COVID-19 , con la relativa chiusura delle strutture sportive Italiane.
Voglio essere positivo e pensare che dalla riprese delle attività, tutti gli operatori del settore rimarranno uniti a richiedere una regolamentazione piu’ precisa per il nostro settore.
Lei crede che come sta evolvendo la situazione non si tornerà in aula prima di Settembre?
E’ difficile credere che si possa ritornare nelle aule di danza a breve anche perché i dati confermano che l’emergenza cresce ogni giorno di più. Ormai la stagione sportiva è seriamente a rischio: molti insegnanti stanno continuando infatti l’attività sportiva attraverso video lezioni tramite web cam per dar modo ai ragazzi di continuare la formazione e l’insegnamento seppur a distanza.
Che cosa puo’ fare una scuola di danza per mantenere il contatto con gli iscritti, in questo periodo di quarantena?
Il consiglio che voglio dare a tutti gli operatori della danza è quella di sfruttare il potere dei social network: oggi i social ci permettono di rimanere uniti, di scriverci, di mandarci massaggi ma soprattutto i video.Sono moltissimi i colleghi che in questi giorni stanno pubblicando le coreografie di danza sui propri social e noto che sono apprezzatissimi dai loro allievi ma anche da coloro che non si sono mai approcciati alla danza… chissà se sarà un modo proprio per far avvicinare anche nuove persone a questo fantastico mondo artistico!
Purtroppo, in Italia, le ASD non possono accedere a nessun credito e finanziamento, e con questo blocco rischiano la chiusura. Che puo’ fare un ASD per sopperire a questa difficoltà?
Le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche iscritte al Registro CONI purtroppo non sono rientrate nelle realtà tutelate dal Decreto. Cio’ sicuramente causerà una grandissima difficoltà a tutti coloro che gestiscono strutture sportive dilettantistiche nel territorio italiano, soprattutto in un periodo dell’anno nettamente profittevole e con moltissime attività.Auspico che dal governo arriveranno delle tutele anche a tutti coloro che si occupano di sport dilettantistico a livello gestionale. Sicuramente ci saranno degli sviluppi nei prossimi giorni, al momento non ci resta altro che aspettare…
Grazie Claudio per questa intervista, per la tua alta professionalità, e soprattutto per la nostra amicizia. Non mi resta che dire viva la danza………