“Quello che è grave – non usa mezzi termini, il sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis – è che Di Pangrazio dimostri di non conoscere o piuttosto faccia finta di non conoscere gli atti che Consiglio e Giunta regionale hanno deliberato, assumendo reciproci impegni relativi alla gestione del Palazzo con contratto di locazione repertorio 47 del 22/12/2015, impegni che non possono certo essere modificati unilateralmente da comizi improvvisati”.
“Tale scomposta presa di posizione ha fini ben diversi dalla strumentale difesa della valorizzare culturale del Palazzo, che nessuno e ribadisco nessuno ha mai messo in dubbio. La pretesa di riservare alla Regione, del resto, ben tre stanze ‘nobili’ nel palazzo ne è la conferma: le elezioni regionali si avvicinano e serve un presidio, ma non per il Comando della polizia locale – come Regione e amministrazione comunale hanno stabilito di comune accordo – bensì per il presidente del Consiglio regionale pro tempore”.
“Attendiamo di leggere nel dettaglio il provvedimento di Giunta annunciato da Di Pangrazio in modo a dir poco irrituale, ma anche una matricola di giurisprudenza saprebbe che i contratti non possono essere modificati unilateralmente. Il Comune, facendosi carico di una ingente spesa, quantificata con delibera di consiglio comunale n. 68 del 21/12/2015 in 170mila euro l’anno (più Iva), tra manutenzione ordinaria e straordinaria, gestione del parco e degli immobili, fitto di locazione e consumi delle varie utenze, può legittimamente decidere come utilizzare i locali destinati a uso ufficio, compreso il trasferimento del comando della polizia locale, come del resto consente il protocollo d’intesa sottoscritto tra gli enti, che fa riferimento a finalità di interesse pubblico, sociale e culturale e come certifica inequivocabilmente la corrispondenza a tal riguardo intercorsa tra Comune e Regione, in cui si ribadisce l’intesa su tale trasferimento con delibera del Consiglio regionale n. 25 del 1/3/2017 e di Giunta regionale n. 309 del 15/06/2017. Quel che appare più stravagante è che Di Pangrazio cerchi di cambiare le carte in tavola, malgrado i documenti ufficiali pregressi dicano esattamente il contrario. Un atteggiamento gravissimo, del quale renderò personalmente edotto il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, prima di assumere ogni azione a tutela dell’Ente. Allo stesso modo – conclude De Angelis – valuto inaccettabile che alcuni dirigenti della Pro Loco istighino con argomenti inconsistenti gli studenti, in grandissima parte minorenni, a manifestare contro l’amministrazione e anche in questo caso mi riservo, non soltanto di invitare i rappresentanti degli studenti a confrontarsi con noi, ma di riconsiderare, nel suo complesso, il rapporto del Comune con un’associazione che, a causa della sconsideratezza di pochi elementi politicizzati, è ormai distante anni luce dalle finalità statutarie che gli sono proprie”.
Gabriele De Angelis
Sindaco di Avezzano