Digitalizzazione dei processi produttivi: a che punto siamo in Italia?

L’attuale scenario aziendale è più che in rapida evoluzione: se prendiamo in esame la digitalizzazione dei processi produttivi, comprendiamo sin da subito la necessità di “abbracciare” la rivoluzione. E non solo le grandi aziende hanno scelto di investire nella digitalizzazione, ma anche le piccole imprese. Di fatto, la trasformazione digitale non è più una scelta, ma una necessità per rimanere competitive. Dai software MES fino alle ultime tecnologie, vogliamo dare uno sguardo sull’attuale situazione in Italia: a che punto siamo?

Cos’è la digitalizzazione dei processi produttivi

La trasformazione dei processi di produzione tradizionali in processi basati sulla tecnologia digitale è ormai arrivata. L’adozione di strumenti e tecnologie digitali per automatizzare e migliorare le operazioni di produzione non è più fantascienza, qualcosa che vedevamo nei film per caso, ma la realtà.

Naturalmente, la digitalizzazione può coinvolgere persino l’intero ciclo di vita del prodotto, dalla progettazione alla produzione e alla distribuzione. Qual è dunque l’obiettivo? Diversi, in realtà: migliorare l’efficienza, ridurre i costi, ottimizzare la qualità e accelerare i tempi di consegna.

C’è però di più, e lo abbiamo anticipato: rimanere competitivi nell’era digitale non è assolutamente facile, in quanto i consumatori si aspettano prodotti personalizzati, tempi di consegna rapidi e prezzi interessanti.

L’impatto della digitalizzazione sui processi produttivi

L’impatto è più che significativo, in quanto le aziende possono automatizzare diversi compiti, come i compiti più ripetitivi, o ancora ridurre gli errori umani e ottimizzare le operazioni. Non solo: anche i tempi di produzione stessi diminuiscono, aumentando però la qualità del prodotto.

Sotto un altro punto di vista, invece, le aziende possono anche raccogliere e analizzare grandi quantità di dati, proprio in virtù del processo di digitalizzazione. I vantaggi sotto questo aspetto sono diversi: miglioramento delle operazioni, maggiore produttività e redditività.

Se prendiamo in esame l’analisi dei dati, scopriamo che possiamo ottenere informazioni significative che possono persino aiutare nell’identificare alcune inefficienze o eventuali aree di miglioramento.

Le sfide e le tecnologie

Implementare un nuovo modello di lavoro e business non è mai semplice. Ci sono ovviamente delle sfide e considerazioni da prendere in esame: resistenza al cambiamento, l’integrazione dei sistemi, le difficoltà di adattamento. Tutto fa parte di una sfida continua. Ma non per questo meno appagante, in quanto la digitalizzazione stessa, in sé, va considerata come una sfida.

In Italia, così come nel resto del mondo, per implementare con successo la digitalizzazione dei processi produttivi, è fondamentale seguire una serie di passi chiave. Sono diversi gli aspetti da non sottovalutare: la valutazione delle esigenze e delle opportunità, l’identificazione dei benefici, lo sviluppo di una strategia chiara e un piano di implementazione dettagliato.

Naturalmente, parte del lavoro viene svolto da uno strumento chiave, ovvero un sistema di gestione della produzione (MES), che consente alle aziende di monitorare e gestire l’intero processo di produzione, dalla raccolta dei dati alla produzione e alla distribuzione.

Da non sottovalutare il sistema di tracciabilità, i software di pianificazione di produzione, di gestione dell’inventario o di analisi dei dati. Sono tutti strumenti indispensabili da sfruttare in fase di digitalizzazione dei processi produttivi.

Abbiamo menzionato prima, seppur brevemente, la resistenza al cambiamento. Ecco che la formazione e l’aggiornamento dei dipendenti in un ambiente produttivo digitalizzato diventa dunque indispensabile, affinché possano usare al meglio le tecnologie. Un investimento nella formazione e nello sviluppo delle competenze dei dipendenti è praticamente doveroso.

La situazione in Italia

A che punto sono le aziende italiane nel processo di digitalizzazione? Quali sono i settori con una digital attitude maggiore? A questa domanda possiamo rispondere facilmente: agenzie immobiliari, hotel e sviluppo software hanno una digital attitude davvero elevatissima.

Invece, è piuttosto bassa nelle imprese individuali, nelle società di capitali e nelle società di persone. Al momento, in Italia, le Regioni maggiormente digitalizzate sono la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna.

Chiaramente, i numeri sono destinati ad aumentare, anche perché la digitalizzazione dei processi produttivi consente un maggiore ritorno economico, soprattutto se strutturata nel modo giusto.

C’è un’ulteriore differenza da osservare, ovvero il divario tra le grandi imprese e le PMI. Proprio le ultime stanno incontrando più difficoltà nel digitalizzare i processi produttivi secondo il Digital Intensity Index (DII). Purtroppo, ancora oggi in Italia c’è ancora parecchio da fare per abbracciare davvero il cambiamento. I primi passi sono stati, però, fatti, tanto che l’Italia si trova al momento all’ottava posizione nella classifica europea per digitalizzazione.

About Redazione - Il Faro 24