Il Collettivo Studentesco di Pescara, Lanciano, Sulmona e l’Unione degli Studenti di Abruzzo, Vasto e L’Aquila hanno presentato la proposta di legge regionale 2017 per il diritto allo studio.
Consegnato il documento alla Regione Abruzzo lo scorso ottobre, al fine di agevolare l’iter di discussione ed approvazione di una legge storica per la nostra regione è stato avviato un percorso di audizioni e consultazioni, tra cui il recente incontro con il Sottosegretario Regionale Mazzocca e i rappresentanti del Collettivo Studentesco, Giacomo Melilla e Crisante Mattia.
“Questa è una una delle tante occasioni di confronto ed approfondimento, tappe di un percorso ancora lungo e complesso, avviato grazie al duro, proficuo ed appassionato lavoro di studentesse e studenti abruzzesi – ha commentato Mazzocca – Da ottobre avevamo ben studiato la proposta, già elaborata in forma di documento. La ritenevamo giusta e congrua tanto che presentammo un emendamento per rifinanziare la legge regionale n.78 del 15 dicembre 1978 “Interventi per l’attuazione di diritto allo studio” che, purtroppo, per esigenze di bilancio non fu approvato”.
“Per cui, accogliamo con estremo piacere, e come fatto altamente positivo, questa proposta di legge eleborata con uno sforzo non indifferente e che riprende la sostanza del documento -continua il Sottosegretario – Ci impegneremo a studiarla per integrarla e migliorarla, se necessario, anche se sembra già abbastanza completa, interloquendo con i membri dell’Esecutivo preposti alla materia e facendo opera di sensibilizzazione nei confronti della maggioranza affinchè diventi legge prima possibile”.
La legge regionale 2017 per il diritto allo studio mira a rendere accessibile il trasporto affinchè sia agevolato il raggiungimento degli edifici scolastici e di formazione e, in generale, favorire gli spostamenti su tutto il territorio dei soggetti interessati; garantire la gratuità o semi-gratuità dei libri di testo e del materiale scolastico specifico per ogni indirizzo di studi; assicurare agli studenti borse di studio, o forme di sostegno allo studio, al fine di abbattere le disuguaglianze sociali ed economiche; eliminare le barriere sociali, architettoniche e sensoriali per garantire pari opportunità a soggetti con disabilità psicofisiche; abbattere le barriere culturali, etniche, linguistiche e religiose per favorire pari opportunità di istruzione e formazione a qualsiasi individuo di diversa nazionalità; offrire ai soggetti in formazione la possibilità di ampliare la propria conoscenza attraverso iniziative culturali, rendendole accessibili a tutte; garantire la sicurezza e la salubrità dei luoghi di formazione con particolare attenzione a zone soggette a calamità naturali; fornire alle scuole percorsi di alternanza scuola-lavoro per attività formative e preferibilmente coerenti al proprio percorso di studi: infine, assicurare percorsi e luoghi di formazione per tutto l’arco della vita.