Domenica 7 ottobre tornerà in tutta Italia l’evento WWF “URBAN NATURE – Diamo spazio alla Biodiversità” lanciato con enorme successo lo scorso anno. Il WWF Chieti-Pescara organizzerà in quella data, come già nel 2017, una serie di iniziative in collaborazione con il Museo universitario e con altre realtà che operano sul territorio.
L’obiettivo finale è quello di impegnarci tutti per potenziare e migliorare la biodiversità urbana, ma anche quello di conoscerla meglio. Proprio per questo – ed è una novità rispetto alla precedente edizione – WWF e Museo universitario lanciano un concorso fotografico a premi aperto a tutti: “Chiediamo – dice la presidente del WWF Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco – a chiunque ne abbia voglia di scattare una foto di natura in città: una pianta, un animale, lo scorcio di un giardino, un’aiuola… Tutto quello che colpisce la nostra sensibilità”.
Le foto, stampate in formato A4, dovranno essere consegnate alla biglietteria del Museo, entro le ore 19 di venerdì 5 ottobre, seguendo le norme di un apposito regolamento che si potrà ritirare presso la biglietteria del Museo oppure richiedere via mail all’indirizzo [email protected] Ulteriori informazioni saranno pubblicate sul sito del Museo universitario e sui profili Facebook del WWF Chieti-Pescara e del Museo universitario di Chieti
Il 6 una apposita giuria sceglierà le immagini migliori e il giorno dopo, durante Urban Nature, saranno consegnati i premi. Le foto vincitrici e tutte quelle ritenute meritevoli dalla giuria saranno esposte per qualche giorno, accompagnate dal nome dell’autore, nelle sale del Museo universitario.
È una importante occasione per riscoprire vegetali e animali che resistono o riconquistano spazi da cui troppo spesso abbiamo cercato di bandirli. In parallelo noi esseri umani ci stiamo sempre di più allontanando dalla natura: dal 2009 oltre la metà della popolazione mondiale vive in aree urbane con un incremento incredibile: nel 1950 in città vivevano “solo” 700 milioni di persone, oggi siamo oltre 4 miliardi e si prevede che nel 2050 diventeremo più di 6,3 miliardi, tra mattoni e cemento.
La distanza fisica e mentale dagli ambienti naturali ci sta facendo dimenticare che siamo profondamente dipendenti da essi per il nostro sviluppo e il nostro benessere. Noi siamo infatti natura, siamo il prodotto di una storia evolutiva affascinante e siamo a tutti gli effetti costituiti dagli stessi elementi di ogni altra forma di vita presente sul Pianeta. Chi fa parte della natura non può andare contro di essa. E noi dovremo darci da fare al massimo per favorire il miglioramento della biodiversità urbana che garantisce il nostro benessere. Anche una fotografia può aiutarci a capirlo.