Ricorre l’otto marzo, celebre Festa della Donna, conosciuta anche come la Giornata Internazionale della Donna: un’occasione per ricordare tutte le conquiste sociali, politiche ed economiche ottenute con sacrificio, impegno e strenuo coraggio dall’universo femminile e per riflettere, altresì, sulle problematiche spinose e complesse che, purtroppo, ancora rappresentano una ferita aperta e dolorosa, che non riesce a guarire e continua a sanguinare copiosamente ogni qualvolta la cronaca ci porta a conoscenza di fatti aberranti e riprovevoli perpetrati nei confronti delle donne. Non mi riferisco esclusivamente agli atroci episodi di violenza, fisica e psicologica, ma anche a tutte quelle mancanze di rispetto e alle offese gratuite da chi, possedendo una mentalità ancora medievale, le ritiene degli esseri inferiori agli uomini.
È ora di dire “basta” con questi stereotipi: uomini e donne, siete speciali e avete lo stesso diritto di essere felici!
A tutte le care lettrici, dedico questa mia poesia, scritta sull’impeto del momento, per omaggiare l’immensità dell’essere Donna:
Donna
custode dell’immenso
creatura sfavillante di luce
incarni l’essenza
e sai fronteggiare il buio più truce.
Con la tua sapiente resilienza
abbracci l’universo
impreziosendolo della tua inestimabile presenza.
Nessun sogno è impossibile per te
che racchiudi nelle tue viscere
le energie più potenti del mondo
visibili nei tuoi occhi che meritano di incrociare
chi sa donarti l’amore totale e profondo
capace di farti vibrare in ogni istante della tua esistenza.
Abbi sempre cura di te.
Nulla vale più del tuo sorriso.
Accogli ogni tua sfumatura
e sprigionerai un arcobaleno dal tuo viso.
(Dott.ssa Alessandra Della Quercia)