L’export dei vini abruzzesi raggiunge un nuovo record: aumenta del 10% il valore totale delle esportazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge dall’ultima recensione dell’Osservatorio Permanente Wine Monitor Nomisma, il centro studi attivato dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo: nei primi nove mesi dello scorso anno le aziende locali hanno saputo vincere la concorrenza internazionale affermandosi nei principali mercati esteri.
I primi cinque paesi di destinazione del vino abruzzese, che rappresentano il 60% delle esportazioni totali, sono la Germania, gli Stati Uniti, il Canada, la Svizzera e il Regno Unito. Le opinioni incluse nella recensione evidenziano inoltre il buon andamento delle vendite dirette verso la Francia, che ottiene un +57% e l’Austria, che mette a segno un +53%.
La recensione sembra confermare le opinioni degli esperti, che sottolineano il buono stato di salute delle esportazioni di vino. È quanto emerge dal blog di EGO International, azienda leader nel settore export, che sottolinea l’importanza delle attività promozionali destinate a incrementare le vendite nei mercati oltreconfine: diffondono la qualità e l’esclusività dei prodotti del territorio ad una platea di consumatori più ampia ed esigente.
Il Consorzio ha coordinato le attività formative, gli eventi stampa internazionali che hanno visto la partecipazione dei principali operatori del settore e gli eventi promozionali organizzati in tutto il mondo. A questo si aggiunge la partecipazione alle fiere del settore, considerate come un importante volano di crescita delle esportazioni locali. A riguardo si è espressa anche EGOInternational, che le definisce un biglietto da visita indispensabile con cui promuovere le eccellenze locali e un trampolino di lancio per intercettare le esigenze di nuovi buyer internazionali. Tra le attività che hanno permesso di valorizzare i prodotti abruzzesi nel mondo si segnala il Vini d’Abruzzo on tour, la kermesse internazionale che ha organizzato oltre 50 masterclass in più di 30 città: da New York fino a Toronto, Osaka e Singapore.
In questo scenario di crescita si inseriscono le opinioni degli esperti del settore, favorevoli ad una semplificazione delle denominazioni d’origine, le classificazioni usate per identificare i vini rispetto alle loro caratteristiche qualitative e geografiche. L’importanza delle indicazioni geografiche per l’export regionale trova riscontro anche nelle recensioni di EGO International: favoriscono infatti il sistema produttivo locale e garantiscono ai consumatori una migliore tracciabilità della materia prima impiegata.
Tra le principali etichette che hanno contribuito all’aumento dell’export, si segnala il Montepulciano d’Abruzzo, che rappresenta i due terzi delle esportazioni totali: le vendite sono cresciute del 2,6% con un aumento del prezzo medio pari al 7,8%. Buone anche le opinioni sull’andamento delle vendite del Pecorino d’Abruzzo, sempre più diffuso nella GDO: nei primi nove mesi dell’anno è infatti cresciuto del 4,6% con un lieve incremento del prezzo medio, pari al +0,7%. Il documento mette inoltre in luce l’aumento delle vendite per le bottiglie di fascia alta, che hanno l’opportunità di recuperare terreno rispetto alle produzioni più economiche.
La recensione del Consorzio ribadisce le opinioni di EGOInternational sulla strada da percorrere per valorizzare le produzioni vinicole del territorio: l’adozione di una corretta strategia di internazionalizzazione è infatti alla base del successo nei mercati stranieri. L’imprenditoria locale potrà ora consolidare i risultati raggiunti implementando nuove strategie di vendita all’estero, che prevedano un’attenta analisi del prodotto e del mercato di riferimento.
I dati raccolti dal Consorzio e le analisi di EGO International sono il punto da cui partire per incrementare le esportazioni nel mondo: l’imprenditoria locale potrà sfruttare i benefici derivanti dal riposizionamento dei canali di vendita e la maggiore diffusione dei prodotti all’interno della grande distribuzione organizzata.