ELEZIONI AMMINISTRATIVE A CERCHIO, INTERVISTA AL CANDIDATO SINDACO GIANFRANCO TEDESCHI

ELEZIONI AMMINISTRATIVE A CERCHIO, INTERVISTA AL CANDIDATO SINDACO GIANFRANCO TEDESCHI (LISTA CERCHIO NEL CUORE VERSO IL FUTURO)

  • Cosa l’ha spinta a ricandidarsi a Sindaco e cimentarsi in questa nuova tornata elettorale?

Sono stato spinto dalla richiesta di tanti amici, di tanti amministratori uscenti e di tante persone che vogliono condividere per il futuro la vita amministrativa di Cerchio. In tutta sincerità, ho dato la mia disponibilità a collaborare, a prescindere dalla mia candidatura, ma la pressione e l’incessante richiesta di questo numerosissimo gruppo di persone mi ha convinto ad accettare anche per completare attività importanti che stiamo facendo per il nostro paese.

  • Da anni i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, devono fare i conti con i tagli del Governo centrale e, come se non bastasse, oggi, anche con questa Pandemia. Secondo lei come un’Amministrazione deve agire per impedire una paralisi amministrativa?

I piccoli Comuni devono essere sempre più virtuosi nella progettualità e nelle opportunità che la norma statale ci fornisce, oltre ad avere una capacità e un quadro di riferimento abbastanza complesso per partecipare a progetti e iniziative che anche l’Europa ci propone. Cerchio è certamente un paese particolare perché, grazie a scelte del passato in cui sono state realizzate opere come gli impianti eolico e fotovoltaico, ha oggi entrate straordinarie e aggiuntive nelle casse comunali che consentono di poter dare risposte ai servizi dei cittadini senza aggravare il peso fiscale; sotto questo profilo Cerchio è un’oasi felice. I piccoli comuni devono avere la capacità di guardare a servizi collettivi, a progettualità innovative, e devono essere in grado di proporsi con metodi diversi e più avanzati. Ad esempio, in questi giorni abbiamo ricevuto – e siamo l’unico comune di questa provincia ad averlo ottenuto – un contributo dello Stato, attraverso la partecipazione ad un bando, per un importo 780.000 euro per ristrutturare un edificio comunale e adibirlo a servizi sociali e per l’infanzia. Credo che sia un risultato eccezionale per un paese piccolo come Cerchio, perché il contributo comprende non soltanto le opere strutturali ma anche arredi e funzionamento iniziale, quindi l’avviamento delle attività. Penso, onestamente, che questo sia il metodo con cui i piccoli comuni si debbano cimentare per il futuro: avere chiare le idee e avere chiare le progettualità e le misure su cui agire e i finanziamenti su cui poter contare.

  • Secondo Lei, quali dovrebbero essere le priorità dell’Esecutivo che governerà il paese per i prossimi 5 anni?

Io credo che la prossima Giunta esecutiva, il Consiglio comunale, debba affrontare alcune specificità, quali le strategie e le modalità con cui poter gestire il nuovo impianto sportivo Giuseppe Tofani, il campo sportivo nuovo sintetico, e la nuova tensostruttura di Orto sereno, che è un campo di calcetto e tennis al coperto. È la priorità, perché la difficoltà più grande dei piccoli centri è proprio quella di trovare un equilibrio nella gestione delle strutture. E poi, ovviamente, ci sono i problemi di sempre che sono prioritari, quelli di favorire le condizioni di crescita socioeconomica al nostro paese. È pertanto fondamentale mettere in campo un progetto concreto relativo a due settori: uno riguarda la valorizzazione dei prodotti agricoli che sono la forza del nostro paese, poiché abbiamo molti agricoltori e un’agricoltura di qualità, e la creazione in tal senso di opportunità guardando il nuovo piano di sviluppo rurale europeo e le normative a favore dei giovani che vogliono intraprendere l’attività in questo settore. Il secondo è quello di favorire lo sviluppo della piccola ricettività turistica, i cosiddetti B&B, da mettere in Rete e rendere fruibili tra quelle che sono le possibilità che offre non soltanto Cerchio ma l’intero territorio della provincia dell’Aquila e dell’Abruzzo.

Un’altra priorità, non meno importante, è quella alla luce del contributo che abbiamo ottenuto per l’infrastruttura in cui nascerà il centro di aggregazione sociale e per l’infanzia: creare unitamente ad essa occasioni di impiego –  quindi una cooperativa specifica – oltre alle opportunità di lavoro che potranno nascere dalla valorizzazione di ciò che abbiamo, come il Museo Civico e le bellezze naturali di Cerchio e del territorio, e dalla collaborazione in Rete con altri Comuni. Dobbiamo pensare, per concludere, non soltanto a realizzare opere ma a gestirle e a far sì che i giovani restino a Cerchio con piccole ma concrete opportunità di lavoro.

  • Quali e quante sono le criticità da affrontare nei primi 100 giorni di governo cittadino?

I primi 100 giorni della nuova amministrazione dovranno essere concentrati innanzitutto nella predisposizione del nuovo bilancio comunale, e nella verifica di quelle che sono le risorse accertate nel bilancio corrente e quelle che lo Stato concederà per il 2022. Il bilancio è l’elemento essenziale e necessario per poter svolgere qualsiasi attività. Chiunque siano gli amministratori dovranno lavorare nella predisposizione del bilancio 2022 e del bilancio triennale 2022-2025. Con esso si procederà anche alla verifica della programmazione delle opere pubbliche e dei servizi da poter effettuare, sulla scorta di quella che sarà l’ipotesi del programma di governo che verrà posto ai cittadini per le elezioni previste nei giorni 3 e 4 ottobre prossimo.

  • La crisi economica la conseguente crisi occupazionale ha ripercussioni sempre maggiori soprattutto nei piccoli centri, secondo Lei, un Comune come quello di Cerchio, che iniziative può mettere in campo per tentare di arginare tale ormai annoso problema?

Sicuramente la situazione generale è molto preoccupante per quanto attiene l’occupazione e le opportunità per i nostri giovani. Purtroppo, i comuni piccoli incidono molto relativamente ma, certamente, come abbiamo fatto in passato, essi dovranno essere guidati da persone capaci e che abbiano voglia di impegnarsi a sviluppare quelle che potranno essere opportunità di crescita economica nel territorio, non soltanto per ciò che concerne le piccole attività che un comune può svolgere in termini di servizi a favore della cittadinanza, ma anche nella possibilità di avvicinare imprese e attività allo stesso territorio. Io penso ci sia, ad esempio, la possibilità di proseguire nella produzione energetica innovativa, quella senza inquinamento, come la produzione solare. Da qui possono nascere nuove opportunità e non soltanto con l’amministrazione comunale al vertice, ma anche con i privati; il Comune può fungere da stimolo e da facilitatore delle procedure amministrative, deve altresì essere attento a favorire l’approccio per chi si avvicina, per chi intende insediarsi e promuovere attività che abbiano ricadute sotto l’aspetto economico ma anche occupazionale per i nostri ragazzi.

  • Enti sovraccomunali, quale sarà la sua politica in merito?

Gli Enti sovraccomunali, in generale, rappresentano la possibilità di valorizzare attraverso un sistema di rete le varie attività. Si pensi ai servizi sociali: noi apparteniamo all’ambito territoriale sociale marsicano, coordinato dalla Comunità Montana con sede ad Avezzano; questo coordinamento ci dà l’opportunità di sviluppare servizi per le persone e gli anziani, per i cittadini con difficoltà sotto il profilo economico, per i giovani, e di creare, inoltre, attività aggiuntive di concerto con il Ministero del Lavoro per ciò che riguarda i tirocini formativi e molto altro ancora. Dobbiamo avere la capacità di partecipare, di fare squadra, di fare rete, di farci rispettare come Comune, cosa che vi assicuro abbiamo sempre fatto ed è evidente anche agli occhi della gente.

Un progetto particolare che stiamo per mettere in campo, proprio in questi giorni, riguarda due settori specifici. Uno è destinato al servizio alle persone: vorremmo recuperare l’edificio scolastico di via Carlo Lorenzini, in favore di una riconversione per mezzo di un Project Financing con un privato che viene ad investire nei servizi agli anziani. L’altro progetto che vorremmo attuare, mettendo in questo caso il Comune a capo, è la gestione del Teatro e del Museo civico comunale, individuando una cooperativa, le figure professionali del paese e i numerosi artisti locali che possano collaborare, affinché le nostre strutture siano valorizzate e promosse con l’obiettivo di creare opportunità di lavoro per qualche giovane del nostro paese.

  •   Perché gli elettori dovrebbero votarla?

Da sempre, i cittadini e gli elettori di Cerchio sanno cosa vogliono e lo esprimono democraticamente con il voto. Non parlo dei voti espressi in mio favore, ma di quelli degli ultimi cinquant’anni. Io dico solo questo: metto a disposizione la mia esperienza amministrativa, anzi, le mie conoscenze amministrative maturate fino ad oggi, in favore di una squadra nuova, composta da persone normali, da giovani, da uomini e donne che hanno voglia di mettersi in gioco e rappresentare al meglio le esigenze del paese.

Gli elettori spero possano votare non un uomo, ma una squadra con a capo la mia figura che mette a disposizione un’esperienza straordinaria – e credo si possa dire con molta serenità –  che ha sempre lavorato in favore dei cittadini e della comunità cerchiese e per le nuove generazioni. Non mi sono mai tirato indietro da qualsiasi cosa e ho sempre dato la possibilità “di fare” per guardare avanti e permettere al nostro paese di crescere. Io sono un sindaco che cerca di dire sempre “”, utilizzando tutte quelle che sono le maglie della Legge e delle opportunità della normativa. Cerchio ricorda un passato con persone che hanno espresso parecchi “no” per non prendersi la responsabilità amministrativa di trovare una soluzione ad una criticità e per non mettere un poco a rischio la loro figura. Pertanto, io sono per fare, per dare opportunità ai cittadini, per far crescere il paese, e per questo credo che i cittadini ci possano dare una grossa mano e ci possano ancora una volta premiare e confermare alla guida della nostra comunità.

Noi siamo per “Cerchio più bello” e per una comunità coesa e solidale in cui impera il bene. Rifiutiamo l’odio e le cattiverie e ogni forma di aggressione nei confronti degli altri.

  • Cosa l’ha spinta a ricandidarsi a Sindaco e cimentarsi in questa nuova tornata elettorale?

Sono stato spinto dalla richiesta di tanti amici, di tanti amministratori uscenti e dalle tante persone che vogliono condividere per il futuro la vita amministrativa di Cerchio. In tutta sincerità, ho dato la mia disponibilità a collaborare, a prescindere dalla mia candidatura, ma la pressione e l’incessante richiesta di questo numerosissimo gruppo di persone mi ha convinto ad accettare anche per completare attività importanti che stiamo facendo per il nostro paese.

  • Da anni i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, devono fare i conti con i tagli del Governo centrale e, come se non bastasse, oggi, anche con questa Pandemia. Secondo lei come un’Amministrazione deve agire per impedire una paralisi amministrativa?

I piccoli Comuni devono essere sempre più virtuosi nella progettualità e nelle opportunità che la Norma statale ci fornisce, oltre ad avere una capacità e un quadro di riferimento abbastanza complesso per partecipare a progetti e iniziative che anche l’Europa ci propone. Cerchio è certamente un paese particolare perché, grazie a scelte del passato in cui sono state realizzate opere come gli impianti eolico e fotovoltaico, ha oggi entrate straordinarie e aggiuntive nelle casse comunali che consentono di poter dare risposte ai servizi dei cittadini senza aggravare il peso fiscale; sotto questo profilo Cerchio è un’oasi felice. I piccoli comuni devono avere la capacità di guardare a servizi comuni, a progettualità innovative e devono essere in grado di proporsi con metodi diversi e più avanzati. Ad esempio, in questi giorni abbiamo ricevuto – e siamo l’unico comune di questa provincia ad averlo ottenuto – un contributo dello Stato, attraverso la partecipazione ad un bando, per un importo 780.000 euro per ristrutturare un edificio comunale e adibirlo a servizi sociali e per l’infanzia. Credo che sia un risultato eccezionale per un comune piccolo come Cerchio, perché il contributo comprende non soltanto le opere strutturali ma anche arredi e funzionamento iniziale, quindi l’avviamento delle attività. Penso onestamente che questo sia il metodo con cui i piccoli comuni si debbano cimentare per il futuro: avere chiare le idee e avere chiare le progettualità e le misure su cui agire e i finanziamenti su cui poter contare.

  • Secondo Lei, quali dovrebbero essere le priorità dell’Esecutivo che governerà il paese per i prossimi 5 anni?

Io credo che la prossima Giunta esecutiva, il Consiglio comunale, debba affrontare alcune specificità, quali le strategie e le modalità con cui poter gestire il nuovo impianto sportivo Giuseppe Tofani, il campo sportivo nuovo sintetico, e la nuova tensostruttura di Orto sereno, che è un campo di calceto e tennis al coperto. È la priorità perché la difficoltà più grande dei piccoli centri è proprio quella di trovare un equilibrio nella gestione delle strutture. E poi, ovviamente, ci sono i problemi di sempre che sono prioritari, quelli di favorire le condizioni di crescita socioeconomica al nostro paese. È pertanto fondamentale mettere in campo un progetto concreto relativo a due settori: uno riguarda la valorizzazione dei prodotti agricoli che sono la forza del nostro paese, poiché abbiamo molti agricoltori e un’agricoltura di qualità, e creare in tal senso opportunità guardando il nuovo piano di sviluppo rurale europeo e le normative a favore dei giovani che vogliono intraprendere un’attività in questo settore. Il secondo è quello di favorire lo sviluppo della piccola ricettività turistica, i cosiddetti B&B, da mettere in Rete e rendere fruibili tra quelle che sono le possibilità che offre non soltanto Cerchio ma l’intero territorio della provincia dell’Aquila e dell’Abruzzo.

Un’altra priorità, non meno importante, è quella alla luce del contributo che abbiamo ottenuto per l’infrastruttura in cui nascerà il centro di aggregazione sociale e per l’infanzia: creare unitamente ad essa occasioni di impiego –  quindi una cooperativa specifica – oltre alle opportunità di lavoro che potranno nascere dalla valorizzazione di ciò che abbiamo, come il Museo Civico e le bellezze naturali di Cerchio e del territorio, e dalla collaborazione in Rete con altri Comuni. Dobbiamo pensare, per concludere, non soltanto a realizzare opere ma a gestirle e a far sì che i giovani restino a Cerchio con piccole ma concrete opportunità di lavoro.

  • Quali e quante sono le criticità da affrontare nei primi 100 giorni di governo cittadino?

I primi 100 giorni della nuova amministrazione dovranno essere concentrati innanzitutto nella predisposizione del nuovo bilancio comunale, e nella verifica di quelle che sono le risorse accertate nel bilancio corrente e quelle che lo Stato concederà per il 2022. Il bilancio è l’elemento essenziale e necessario per poter svolgere qualsiasi attività. Chiunque siano gli amministratori dovranno lavorare nella predisposizione del bilancio 2022 e del bilancio triennale 2022-2025. Con esso si procederà anche alla verifica della programmazione delle opere pubbliche e dei servizi da poter effettuare, sulla scorta di quella che sarà l’ipotesi del programma di governo che verrà posto ai cittadini per le elezioni previste nei giorni 3 e 4 ottobre prossimo.

  • La crisi economica la conseguente crisi occupazionale ha ripercussioni sempre maggiori soprattutto nei piccoli centri, secondo Lei, un Comune come quello di Cerchio, che iniziative può mettere in campo per tentare di arginare tale ormai annoso problema?

Sicuramente la situazione generale è molto preoccupante per quanto attiene l’occupazione e le opportunità per i nostri giovani. Purtroppo, i comuni piccoli incidono molto relativamente ma, certamente, come abbiamo fatto in passato, essi dovranno essere guidati da persone capaci e che abbiano voglia di impegnarsi a sviluppare quelle che potranno essere opportunità di crescita economica nel territorio, non soltanto per ciò che concerne le piccole attività che un comune può svolgere in termini di servizi a favore della cittadinanza, ma anche nella possibilità di avvicinare imprese e attività allo stesso territorio. Io penso ci sia, ad esempio, la possibilità di proseguire nella produzione energetica innovativa, quella senza inquinamento, come la produzione solare. Da qui possono nascere nuove opportunità e non soltanto con il Comune al vertice, ma anche con i privati; il Comune può fungere da stimolo e da facilitatore delle procedure amministrative. Il Comune deve essere attento a favorire l’approccio per chi si avvicina, per chi intende insediarsi e promuovere attività che abbiano ricadute sotto l’aspetto economico ma anche occupazionale per i nostri ragazzi.

  • Enti sovraccomunali, quale sarà la sua politica in merito?

Gli Enti sovraccomunali, in generale, rappresentano la possibilità di valorizzare attraverso un sistema di rete le varie attività. Si pensi ai servizi sociali: noi apparteniamo all’ambito territoriale sociale marsicano, coordinato dalla Comunità Montana con sede ad Avezzano; questo coordinamento ci dà l’opportunità di sviluppare servizi per le persone e gli anziani, per i cittadini con difficoltà sotto il profilo economico, per i giovani, e di creare, inoltre, attività aggiuntive di concerto con il Ministero del Lavoro per ciò che riguarda i tirocini formativi e molto altro ancora.

Dobbiamo avere la capacità di partecipare, di fare squadra, di fare rete, di farci rispettare come Comune, cosa che vi assicuro abbiamo sempre fatto ed è evidente anche agli occhi della gente.

Un progetto particolare che stiamo per mettere in campo, proprio in questi giorni, riguarda due settori specifici. Uno è destinato al servizio alle persone: vorremo recuperare l’edificio scolastico di via Carlo Lorenzini in favore di una riconversione per mezzo di un Project Financing con un privato che viene ad investire nei servizi agli anziani. L’altro progetto che vorremmo attuare, mettendo in questo caso il Comune a capo, è la gestione del teatro comunale e del Museo civico comunale, individuando una cooperativa, le figure professionali del paese e i numerosi artisti locali che possano collaborare, affinché le nostre strutture siano valorizzate e promosse con l’obiettivo di creare opportunità di lavoro per qualche giovane del nostro paese.

  •   Perché gli elettori dovrebbero votarla?

Da sempre, i cittadini e gli elettori di Cerchio sanno cosa vogliono e lo esprimono democraticamente con il voto. Non parlo dei voti espressi in mio favore, ma di quelli degli ultimi cinquant’anni. Io dico solo questo: metto a disposizione la mia esperienza amministrativa, anzi, le mie conoscenze amministrative maturate fino ad oggi, in favore di una squadra nuova, composta da persone normali, da giovani, da uomini e donne che hanno voglia di mettersi in gioco e rappresentare al meglio le esigenze del paese.

Gli elettori spero possano votare non un uomo ma una squadra con a capo la mia figura che mette a disposizione un’esperienza straordinaria – e credo si possa dire con molta serenità –  che ha sempre lavorato in favore dei cittadini e della comunità cerchiese, e per le nuove generazioni. Non mi sono mai tirato indietro da qualsiasi cosa e ho sempre dato la possibilità “di fare” per guardare avanti e permettere al nostro paese di crescere.

Io sono un sindaco che cerca di dire sempre “”, utilizzando tutte quelle che sono le maglie della Legge e delle opportunità della Normativa. Cerchio ricorda un passato con persone che hanno espresso parecchi “no” perché non prendersi la responsabilità amministrativa di trovare una soluzione ad una criticità e per non mettere un poco a rischio la loro figura. Pertanto, io sono per fare, per dare opportunità ai cittadini, per far crescere il paese, e per questo credo che i cittadini ci possano dare una grossa mano e ci possano ancora una volta premiare e confermare alla guida della nostra comunità.

Noi siamo per “Cerchio più bello” e per una comunità coesa e solidale in cui impera il bene. Rifiutiamo l’odio e le cattiverie e ogni forma di aggressione nei confronti degli altri.

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