Cosa l’ha spinta a presentare la sua candidatura in queste elezioni amministrative?
- A spingermi a presentare la mia candidatura sono state le aspettative, più precisamente le aspettative mancate. Mi spiego meglio: sono circondato da persone che fanno parte di una generazione sacrificata, immolata sull’altare dell’austerità e della malapolitica. Tanti miei coetanei si sono dovuti adattare a lavori che nulla hanno a che fare con ciò che hanno studiato, mentre altri ancora sono stati costretti ad andar via… A 30 anni, ho deciso che fosse l’ora di mettermi in gioco, allo scopo di dare un contributo attivo alla vita politica ed amministrativa della mia città. Ho l’ambizione di poter rappresentare, in via principale, la mia generazione e quelle future, che devono poter scegliere se lasciare o meno Avezzano, e non esservi costrette dalle contingenze negative. Darò il massimo per dimostrare di essere all’altezza.
Perché ha scelto di candidarsi con Gabriele De Angelis?
- Essenzialmente, sono due le motivazioni mi hanno spinto a scegliere Gabriele. La prima è di carattere puramente politico: ritengo che sia la persona migliore per amministrare la nostra città, una città che non può, stante la sua storia, rassegnarsi ad essere comprimaria ! La seconda, mi piace sottolinearlo, è invece di carattere personale. Gabriele è un imprenditore di successo, un uomo del fare, la cui stella polare è la concretezza: credo non possa esserci esempio migliore per chi, come me, che sta iniziando adesso il suo percorso professionale, così come per i tanti giovani ambiziosi e preparati che sono la fonte a cui Avezzano deve abbeverarsi a piene mani. Proprio questo è il lato di Gabriele De Angelis che mi ha colpito di più: l’attenzione ai giovani, una qualità rara, al giorno d’oggi
Secondo Lei quali sono le priorità da affrontare per la città di Avezzano?
- Avezzano, a modo di vedere, deve svolgere il suo ruolo di “caput marsorum” non solo formalmente, in ossequio a slogan vuoti, ma a livello sostanziale. Perciò, è fondamentale che si rifaccia il vestito. Una riqualificazione del centro è vitale, allo scopo di riattrarvi i cittadini e di generare un effetto a cascata di cui beneficerebbero le attività commerciali, che sono allo stremo delle forze. Naturalmente, non va trascurata la situazione delle periferie. Il “bello”, concetto nobile ed ampio, deve essere l’obiettivo di qualsiasi amministrazione che voglia far rinascere la città.
Come giudica l’operato dell’amministrazione uscente?
- Non mi piace far campagna elettorale parlando male degli avversari, non è nel mio modo di essere. Ovviamente, la scelta di candidarmi con Gabriele è esplicativa del mio pensiero.
Quale sarà l’argomento sul quale focalizzerà la sua campagna elettorale?
- Da giovane imprenditore, credo sia vitale che il Nucleo ritorni ad essere quella fucina di ricchezza e valore che è sempre stato. Avezzano deve tornare attrattiva per i grandi gruppi industriali, perché, parliamoci chiaro, l’emergenza di oggi si chiama lavoro! Per la dignità delle persone, ed in particolar modo di tanti miei coetanei che si affacciano sul mercato del lavoro o che stanno per farlo, è fondamentale poter ottenere impieghi dignitosi, remunerativi dei sacrifici fatti, e non palliativi. In caso contrario, continueranno ad abbandonare questa città, impoverendola sempre un po’ di più, a livello non solo economico, ma anche valoriale.
Come valuta il clima pre-elettorale che si sta respirando in città?
- l clima elettorale si sta scaldando. Io, da parte mia, cerco di non cogliere le provocazioni. Credo che un progetto politico serio sappia brillare anche per stile ed eleganza, oltre che per i contenuti.