“Troppi I Danni Del Centrodestra, L’Abruzzo Va Restituito Ai Territori”
L’Abruzzo è in emergenza. Dopo cinque anni di centrodestra l’Ente Regione è in declino proprio sulle sue competenze primarie: sanità, trasporti, turismo, agricoltura, lavoro e ambiente, segnano un fallimento su tutta la linea. Il centrodestra ha legiferato poco e male. Non ha programmato efficacemente e non è riuscito a mettere a sistema le enormi risorse economiche arrivate dal Governo nazionale. Dietro al velo di propaganda di una Giunta sorda alle esigenze dei cittadini e troppo concentrata su se stessa, e sugli equilibri interni, si cela una vera e propria emergenza per l’Abruzzo, che riscontriamo in un pessimo servizio sanitario pubblico, nei risultati non conseguiti e nella famelica lotta per la gestione del potere.
Mantenere questa compagine partitica per i prossimi cinque anni significa condannare alla sopravvivenza i nostri territori. E questo non è accettabile!
Per il bene dell’Abruzzo è di fondamentale importanza che Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia vadano a casa. Ma siamo consapevoli che c’è bisogno di un altro modo di amministrare, non solo di un cambio di amministratori. C’è bisogno di un progetto concreto e solido, che tragga forza dalle differenze e sia compatto negli obiettivi da raggiungere: dare priorità ai reali bisogni degli abruzzesi, fondando le proprie radici sul lavoro, su una sanità funzionale, sulla sostenibilità, sulle infrastrutture connesse all’Europa e su una dignità regionale che non sia piegata alle logiche nord-centriche dell’autonomia differenziata di stampo leghista. Con questo spirito tutti i capigruppo regionali, che nell’ultima legislatura hanno lavorato in opposizione a questo centrodestra, aprono le porte della Regione alle realtà che compongono la società civile e politica abruzzese e per questo invitano tutte le forze rappresentative dell’Abruzzo a una riunione che si terrà venerdì 21 luglio alle ore 17 nella Sala Corradino D’Ascanio del Palazzo del Consiglio regionale in Piazza Unione a Pescara. Potrebbe essere la prima pietra posata per il prossimo futuro della nostra regione e per la stesura di un Documento politico partecipato, che segnerà la strada da percorrere fino al 2029, con gli abruzzesi che amano la propria terra.
I Capigruppo di opposizione Francesco Taglieri, Silvio Paolucci, Amerigo Di Benedetto e Sandro Mariani.