“Non si arresta nemmeno davanti alle difficoltà degli abruzzesi nell’emergenza Coronavirus la propaganda del centro destra in Abruzzo. Lo dimostrano dichiarazioni del Presidente di Regione Marsilio e del Presidente del Consiglio regionale Sospiri, che vaneggiano di Fase 2 anche se Regione Abruzzo non ha elaborato o non ha ancora reso pubblico – non so cosa sia più grave – l’indice di contagiosità R0, che rappresenta il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto dopo l’applicazione delle misure di contenimento dell’epidemia. Quant’è l’indice R0 in Abruzzo? Come si ha il coraggio di parlare di ritardi del governo nazionale quando il tempo di attesa medio per l’esito di un tampone nella nostra regione è di 15 giorni? Marsilio non ha reso noto né un piano per affrontare la seconda fase della pandemia, né uno per effettuare i test sierologici, né uno per fare tamponi a tappeto”. Lo afferma Sara Marcozzi, Capogruppo del M5S in regione.
“Marsilio e Sospiri cavalcano, anche poco elegantemente, le difficoltà e le paure degli abruzzesi gettando benzina su un fuoco, quello del virus, ancora alto, e invocano, senza averne gli strumenti e avendo già dato prova di imperizia e inadeguatezza nella gestione dell’emergenza, misure diametralmente opposte rispetto alla prudenza giustamente invocata dalla relazione del Comitato Tecnico Scientifico alla base delle scelte dello Stato. Tutti auspichiamo di tornare al più presto a una vita normale ma lo si potrà fare quando ci saranno le condizioni necessarie e sufficienti. Basti guardare cosa accade oggi in Germania: a una settimana dalle riaperture l’indice di contagiosità è tornato pericolosamente ad alzarsi tanto da stimolare il dibattito su nuove chiusure. Con la differenza che in Germania il servizio sanitario nazionale è molto più efficiente del nostro perché non è stato depotenziato, fiaccato e svilito come accaduto in Italia dai precedenti governi di Centrodestra e Centrosinistra. Forse Marsilio ipotizza riaperture a pioggia per riempire il nuovo Covid Hospital di Pescara e dare un senso compiuto alla sua costruzione?” ironizza Marcozzi.
“La
propaganda di Lega e Fratelli d’Italia rischia di mettere ulteriormente
in pericolo la salute dei cittadini. Infatti, mentre le decisioni prese
dal Governo Conte si fondano su precise disposizioni scientifiche e
mediche, non capiamo su quali basi si muovano le affermazioni degli
esponenti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia nella nostra
regione. L’unica fonte possibile è l’Assessorato alla Propaganda. Al
contrario, la sofferta decisione del Premer Conte che, in vista del 4
maggio, ha limitato la riapertura ai soli settori dell’edilizia, della
manifattura e del commercio correlato alle precedenti attività, dipende
dalle valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico. Il Comitato ha
stilato un documento che indica come una riapertura più veloce
porterebbe a un nuovo aumento incontrollato dei contagi, con conseguente
nuova saturazione delle terapie intensive e nuovi decessi nello spazio
di poche settimane. Un rischio che il Governo nazionale non è disposto a
far correre ai cittadini italiani, ed è impossibile capire perché,
Marsilio vorrebbe farlo correre a noi abruzzesi. Oltretutto, all’interno
Comitato è presente anche Alberto Zoli, un rappresentante scelto dal
Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome. Significa
che il Presidente Marsilio avrebbe dovuto conoscere, o quantomeno
informarsi, sulle motivazioni che hanno portato il Governo alle scelte
comunicate ma, alla luce delle dichiarazioni che stiamo leggendo, non
sembra essere andata così”.
“Ma questo non è
tutto, se da un lato il centro destra abruzzese mostra un atteggiamento
muscolare nei confronti del governo nazionale, usando in modo
irresponsabile l’arma della propaganda e andando in direzione opposta
rispetto ai pareri dei sanitari, dall’altro scappa dalle opposizioni.
Sono settimane che non vengono convocate riunioni in videoconferenza,
commissioni, o, men che meno, Consigli regionali. Mi auguro che il
Presidente Marsilio e tutta la maggioranza non vogliano veramente
mettere a rischio la salute degli abruzzesi, e ascoltino alla lettera il
parere del Comitato Tecnico Scientifico. Altrimenti assuma sulla sua
persona oggi stesso la responsabilità delle eventuali future vittime.
Creare un nuovo aumento di contagi adesso manderebbe in frantumi la
fatica che gli abruzzesi hanno fatto, ed è una cosa che non possiamo
permettere”, conclude Marcozzi.