E’ stata presentata questa mattina a Palazzo dell’Emiciclo l’edizione 2019 del Premio Nazionale di Cultura “Benedetto Croce”. “Il fatto di essere giunti alla quattordicesima edizione la dice lunga sulla bontà del Premio Croce – ha detto il sindaco di Pescasseroli Luigi La Cesa – Grazie a questa manifestazione la nostra cittadina riesce a farsi conoscere ed apprezzare anche fuori dai confini regionali”. Per il coordinatore organizzativo del Premio, Pasquale D’Alberto “Vanno fatti i ringraziamenti alla regione abruzzo, alle case editrici che ci danni una grande visibilità nazionale e alle giurie popolari. Voglio sottolineare l’aspetto che questo è un Premio che coinvolge circa 1250 giurati di cui 1200 sono studenti, un pubblico che tradizionalmente legge poco nel nostro Paese. Inoltre il Premio Croce coinvolge da tempo l’intero Abruzzo, come sapete l’apertura dell’evento viene organizzata a Pescara mentre la chiusura è itinerante: quest’anno sarà a Lanciano, il prossimo anno a Teramo e tra due anni nella città di L’’Aquila.” Per la dirigente e collaboratrice del Premio, Paola Di Salvatore:“La figura di Croce resta di grande attualità e il Premio è un evento capace davvero di coinvolgere i territori. Il convegno sulle speranze dopo la caduta del muro di Berlino che mi vede coordinatrice affronta un tema difficile ma di grande attualità. Il premio Croce deve aprirsi anche a nuove esperienze e quello con il programma IPA adriatico è un percorso naturale di confronto e condivisione.” Per l’assessore alla cultura Mauro Febbo: “La presenza della regione abruzzo è doverosa, Croce è una figura di livello nazionale che ha reso onore anche alla nostra regione e non solo. E’ bello il coinvolgimento di numerosi studenti in questo progetto e sono certo che anche questa edizione riscuoterà il successo che merita.” Durante la conferenza stampa gli organizzatori hanno ricevuto un messaggio telefonico dalla Presidente della Giuria Dacia Maraini impossibilitata a partecipare alla presentazione.