Ormai se ne fa un uso ampio, costante, in ogni messaggio che viene inviato tramite Whats App (che resta la applicazione più utilizzata per chattare). Le faccine, o emoticon, diventate un modo di comunicare uno stato d’animo o un semplice corredo ad un messaggio di testo, se non vocale come da ultime tendenze.
Una moda che nasce da lontano, da quando ancora non esisteva Whats App e si andava a creare (o almeno, a cercare di farlo) un’espressione di un viso inserendo elemento e segni di interpunzione quali due punti (:) e parentesi. Segni che, uniti tra loro, potevano dar vita ad un sorriso, ad una faccia triste, ad una risata ecc…
Oggi la tecnologia si è evoluta ed i telefoni che utilizzano Whats App, praticamente tutti, hanno già integrate al proprio interno le emoticon, faccine per l’appunto adatte ad ogni circostanza. Prima di inviarne una è importante conoscere il significato emoticon che si sta spedendo tramite conversazione.
Storia delle emoticon
Le moderne emoticon nascono dai cosiddetto smiley, dall’inglese ‘to smile’, sorridere per l’appunto; perché era proprio un sorriso la faccia iniziale che veniva mandata tramite chat andandola a costruire con i segni di interpunzione.
Il primo smiley risale per la verità agni anni ’60, disegnato dal grafico pubblicitario Harvey Ball come simbolo del buon umore. E negli anni gli smiley sono diventato un simbolo da sfoggiare sulle magliette, come adesivi o altro.
Le moderne tecnologie hanno trasformato gli smiley in emoji, termine che nasce in Giappone e che indica un’immagine in grado di riprodurre mimica facciale e gestualità. E proprio dalle emoji che si sono sviluppate poi le emoticon, faccine per ogni occasione in grado di riprodurre qualsiasi stato d’animo.
Le emoticon più usate
Una moda dilagante al punto che nel 2015 l’Oxford Dictionary ha eletto il termine ‘emoji’ nella parola dell’anno. Secondo i dati ufficiale, oltre il 90% di chi utilizza internet e strumenti multimediali fa ricorso alle famose faccine: e per la cronaca, la più utilizzata in assoluto, quella maggiormente famosa, è la faccia che ride a crepapelle con le lacrime.
Un must che ha fatto irruzione in modo fragoroso nelle nostre vite, ormai sempre più scandite da strumenti multimediale per gestire la comunicazione, come nel caso di Whats App e di Messenger su Facebook, chat dove l’uso delle faccine è ormai una costante.