La costa è una zona di terraferma che precede il mare. Essa è caratterizzata da una mutazione continua poichè è soggetta a molteplici fenomeni naturali, tra i quali vi è la cosiddetta erosione costiera.
Con il termine erosione costiera si fa riferimento ad un arretramento della costa.
Tale fenomeno, poi, si divide in due microcategorie: l’erosione costiera a lungo termine e l’erosione costiera a breve termine. Quella a lungo termine è irreversibile mentre quella a breve termine è, come si può facilmente intuire, reversibile.
Quali sono le cause dell’erosione costiera?
Anche le cause di questo fenomeno si dividono in due categorie: le cause naturali e le cause ad opera dell’uomo. All’interno delle cause naturali, le principali sono: l’innalzamento del livello del mare, il vento forte, e le tempeste.
Inoltre, i fiumi possono causare il concretizzarsi di tale fenomeno in quanto esso dipende anche dalle materie liquide e solide che vengono immesse nel mare.
Il verificarsi del fenomeno, d’altra parte, può essere causato anche da determinate attività svolte da parte dell’uomo.
Tra queste bisogna ricordare: la costruzione di opere (come ad esempio case o ponti) nei pressi della costa, l’estrazione dell’acqua dal sottosuolo e la pulizia della costa con attrezzi molto potenti.
Anche i lavori effettuati con l’intento di proteggere la costa, possono risultare dannosi per la stessa nel momento in cui non vengono presi in considerazione i possibili effetti a lungo termine.
Ad esempio, se i naturali movimenti dell’acqua venissero impediti a causa del lavoro svolto, alla lunga l’erosione costiera potrebbe peggiorare.
Inoltre, un’altra attività capace di facilitare il fenomeno erosivo consiste nel rimuovere i tronchi che si trovano al di sopra della spiaggia.
Essi, infatti, consentono di limitare l’azione del mare e del vento.
Le zone critiche in Italia: il Lazio
Per quanto concerne il fenomeno dell’erosione costiera nella nostra nazione, una delle regioni in cui questo problema è presente in maniera eccessiva è, senza dubbio, il Lazio. Negli ultimi cinquanta anni, infatti, la situazione del litorale laziale è andata peggiorando sempre più.
Proprio per questo, all’interno di questo territorio sono stati effettuati numerosi interventi volti ad arginare tale problema.
Nonostante ciò, però, sono circa 103 i chilometri di costa attualmente soggetti ad erosione.
Se si desidera andare nello specifico, bisogna ricordare che uno dei comuni in cui tale situazione risulta essere davvero grave è il comune di Fiumicino, precisamente nella zona di Focene-Fregene, ultimamente anche gli stabilimenti di Maccarese stanno subendo un arretramento della linea costiera.
Qui, infatti, la situazione è diventata critica nell’arco di tempo che va dal 2005 al 2011.
Tutto ciò, nonostante i lavori effettuati in quel periodo per contenere tale fenomeno.
Essi, alla luce dei fatti, sono risultati essere più dannosi che riparativi.
Per quanto riguarda i tempi recenti, poi, è la zona di Fregene Sud ad essere in pericolo, in quanto la linea di riva è arretrata di oltre 100 metri.
Inoltre, come se non bastasse, recentemente è stata anche progettata la costruzione del nuovo porto commerciale di Fiumicino.
Quest’ultimo potrebbe modificare ulteriormente l’habitat ed aggravare il fenomeno erosivo.
Proprio per questo, sono molte le persone che si oppongono fortemente alla creazione del porto.
Per concludere, come detto sopra, le opere eseguite in passato sono state non solo inutili ma addirittura dannose.
Quindi, sembra ovvio che si dovranno prendere in considerazione degli interventi per cercare di migliorare questa pessima situazione ma, a differenza di quelli effettuati negli anni precedenti, essi dovranno andare ad agire sulle cause del fenomeno erosivo e non semplicemente sui sintomi.