Sotto il clima dei festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie, a ormai circa un mese dall’inizio del campionato di terza categoria, i rossoneri del Cerchio continuano ad arricchire il proprio parco giocatori con l’arrivo di Italo Mostacci. Classe 89, e cresciuto nelle giovanili dell’Olimpia Celano, prima di approdare nello Sportland Calcio a 5, Mostacci darà di sicuro un apporto tecnico importante alle fila cerchiesi.
“Ringrazio – queste le prime parole dell’attaccante in rossonero – il Presidente, Stefano Di Domenico, il mister, Massimo Imbastari, e tutta la dirigenza per la fiducia riposta nei miei confronti. Sono pronto – conclude – per questa nuova avventura. Pronto per mettermi a disposizione dei compagni”.
“Sappiamo – ribadisce mister Massimo Imbastari – che siamo chiamati a fare qualcosa di importante. Il compito che abbiamo – continua – è quello di riportare il Cerchio nella dimensione più consona. Le avversarie sono tante e ben organizzate. Di sicuro, però, – continua – il gruppo che ho trovato, e che stiamo formando, ha voglia di fare bene. Credo molto, e non mi stancherò mai di ripeterlo, nell’importanza di un gruppo coeso, unito. Il resto, poi, – conclude – lo fa la voglia. E in quanto a determinazione, lo posso garantire, la mia squadra non sarà seconda a nessuna”.
Continua invece il silenzio scaramantico di patron Di Domenico. Un silenzio che vale più di mille parole. Perché sarà solo un gioco e, sì, sarà anche l’ultima categoria del nostro calcio ma le regole sono le stesse. E allora, è giusto chiedersi, perché i sogni dovrebbero essere diversi?
Alex Amiconi