Mio padre mi ha dato il regalo più grande che qualcuno possa dare a un’altra persona: ha creduto in me. J. Valvano
Papà. Quante volte nel mondo durante un giorno viene pronunciata, in tutte le lingue, la parola Papà? Impossibile dirlo. La parola papà anche etimologicamente appare incerta, ma ogni spiegazione le attribuisce lo stesso significato: persona o figura più importante, più saggia e più autorevole. Anche l’origine della parola padre assume un significato di protezione, colui che nutre e sostiene la famiglia. Ma se, letteralmente, il papà e il padre hanno molto in comune, anche nella realtà, queste due facce della stessa medaglia coincidono sempre alla perfezione?
Il padre, per accezione, è colui che rappresenta la genitorialità, un nome scritto su un documento, chi concepisce biologicamente un figlio. Ma questi esempi, e tanti altri ancora, sono sufficienti a fare di un padre anche un papà?
Il papà, è il padre che è presente, che ascolta e interagisce con i figli. È una figura che rappresenta le emozioni e il dialogo e permette di specchiarsi con esso. Il papà dà sicurezza, simboleggia le regole e la vita che in esse si esplicita. Educa i figli a camminare da soli lungo il sentiero della vita, ad ascoltare le emozioni e vivere anche attraverso di esse. A differenza del padre, il papà comunica allo stesso livello del bambino, senza però dimenticare il suo ruolo. Al contrario, il padre parla per sé e non si cura se la comunicazione è biunivoca. Le emozioni non rientrano nella sfera delle sue priorità.
Un’altra differenza tra papà e padre è che il primo supporta i figli, il secondo li sopporta.
Il papà non impone, ma si confronta e accetta. Non usa i figli per dar sfogo alle sue frustrazioni pregresse. Lascia che i propri bambini possano affermare la loro personalità in tutta serenità. Il papà è il primo amore per la figlia e il primo supereroe per il figlio.
Da adulti, i bambini cresciuti con un papà, dimostreranno tutte le qualità del loro padre. Al contrario, i bambini cresciuti con un padre, saranno tutto, tranne un papà.
Michele Rossi