Torna il concorso del #PiGrecoDayPescara, a cura dell’associazione Sinergie d’Arte, col patrocinio del Comune. Una manifestazione che propone circolarità dei saperi e proposte alternative di varie provenienze artistiche che dal 14 al 17 Marzo si svolgerà al Circolo Aternino e Aurum, proponendo un mix di storia, musica, arte, alchimia e neuroscienze impregnati nei temi della Matematica e della Fisica, legati quest’anno alla “libertà di contare”.
“Pescara apre le porte alla cultura in tutte le sue declinazioni e non può mancare quella della scienza che affascina sempre di più – così l’assessore Giovanni Di Iacovo – L’associazione Sin ergie d’Arta ha saputo dimostrare che i numeri hanno il loro fascino e molto in comune con altri settori della cultura umana, ma tutto ciò che è scienza non viene visto a pieno titolo nella programmazione dell’attività culturale, ma gli eventi passati sono andati talmente bene che abbiamo pensato di trasformare il Pi Greco Day in un Festival, con tanti aspetti culturali che hanno generato attenzione e partecipazione e che vi invito a frequentare perché esplora la bellezza della scienza e della matematica”.
“Siamo giunti alla quarta edizione – così Gabriella Ciaffarini di Sinergie d’Arte – questo festival oltre al patrocinio dell’Assessorato alla Cultura nasce in sinergia con la Fondazione Pescarabruzzo, di Alex Acquaviva e Anyma. Il tema di quest’anno è “La Libertà di Contare”, sia nel senso numerico che valoriale del termine. La teoria che muove l’insieme di eventi, dibattiti, convegni, eventi e incontri che è il Pi Greco Day, sta nella circolarità dei saperi, nel fatto che la cultura non possa fare a meno di nessuno di essi e che c’è qualcosa di ognuno nell’altro. Noi lo stiamo dimostrando con il cammino fatto fino ad oggi, aprendo le porte ad una scienza che è anche divertimento, scoperta e meraviglia: grandi incontri e segmenti da assaporare, ci sarà anche lo chef Peppe Zullo, il cuoco contadino che per il secondo anno di fila ci parla del menù pitagorico e torna anche il concorso del #PiGrecoDayPescara che amplia la collaborazione con 8 scuole, impegnate in iniziative teatrali e musicali. Oltre alla conferma gradita della partecipazione attiva dei due Licei Scientifici Galilei e Da Vinci, ci sono anche l’Istituto Comprensivo 9, con la Virgilio, il Pescara 10 con la Primaria Gescal, il Comprensivo “Pascoli” di Silvi e lo Statale “G.N. D’Agnillo”, in collaborazione con il Liceo Scientifico “Giovanni Paolo I” e l’Istituto Tecnico “Leonida Marinelli” di Agnone. Il Festival “conta”, come “contano” i luoghi dove si svolgerà, quest’anno il Circolo Aternino e l’Aurum che diventeranno scenari dello speciale sviluppo che faremo della Libertà di contare declinandola in matematica, legalità, arte, musica, cucina, filosofia, medicina”
“Perché parlare dei numeri? – così Rocco Dedda membro dell’associazione e uno dei motori del Pi Greco Day – per un momento proviamo a immaginare di dover fare a meno dei numeri indo-arabi e di utilizzare, ad esempio, la notazione romana. Riuscireste con la stessa linearità, ad esempio, a calcolare il risultato di una divisione tra due numeri? Probabilmente no. Ma se proviamo a immaginare la propagazione di tali difficoltà nel calcolo di operazioni più complesse, ad esempio la risoluzione di equazioni o di problemi più elaborati, magari applicati nel campo della Fisica. Provate a immaginare l’evoluzione della tecnologia senza la notazione decimale. Parleremmo di un altro mondo e di un’altra epoca. Un passaggio epocale, che vede nell’uomo di Vitruvio di Leonardo Da Vinci una nuova concezione filosofica del ruolo dell’uomo tra Terra e Universo. Il principio di scoperte sensazionali che con Galilei, Thyco Brahe, Copernico e Newton ci avrebbero coraggiosamente condotti alla Matematica e alle Scienze moderne. Senza “quei numeri” adesso parleremmo di altro, forse nemmeno su un social o attraverso un sito internet e nemmeno con una tastiera. Figuriamoci se attraverso uno Smartphone e uno schermo touch.
Il diritto di contare, in conclusione, ha rappresentato senza dubbio una chiave decisiva, risultando uno dei paradigmi fondamentali meno conosciuti su cui si poggia il Rinascimento e la successiva evoluzione dell’uomo e del suo pensiero critico e scientifico”.