Si legge in una nota dei coordinatori regionali del partito, Etelwardo Sigismondie Giandonato Morra.
“Votare al referendum è un diritto che bisogna esercitare con forza, per dare un chiaro segnale di come in Italia sia giunta l’ora di investire con decisione sulle energie rinnovabili”, spiegano i due esponenti di FdI-An.
“Un segnale anche per sconfiggere gli irresponsabili inviti all’astensionismo del governo Renzi e del Partito democratico – sottolineano – che hanno già boicottato il referendum non accorpandolo alle elezioni amministrative di giugno, con il chiaro intento di non far raggiungere il quorum necessario alla validità della consultazione popolare”.
“Ricordiamo inoltre che sebbene le modifiche contenute nella legge di stabilità prevedano il divieto di ricerca e coltivazione entro le 12 miglia costiere, vengono comunque fatti salvi i permessi di ricerca e le concessioni di coltivazione già rilasciati per la durata di vita utile del giacimento”.
“Ci aspettiamo soprattutto dagli abruzzesi un grande sostegno e partecipazione al referendum di fronte all’ambiguità dell’esecutivo abruzzese che, nelle piazze e tra la gente si proclama contrario alle trivellazioni, e nei fatti, con un incomprensibile dietrofront, ha abbandonato il gruppo delle Regioni che si battono a sostegno del referendum”, dicono ancora Sigismondi e Morra.
“Evidentemente per il presidente Luciano D’Alfonso sono più importanti le indicazioni del premier rispetto alle richieste degli abruzzesi che vorrebbero vedere il nostro mare come una risorsa ambientale a servizio del turismo, e non certamente a servizio delle compagnie petrolifere”.