Come annunciato in occasione dell’incontro pubblico dello scorso 17 marzo, che ha visto una folta partecipazione dei residenti delle contrade Fonte Umano, San Pietro, Vertonica e Strada Giardino di Città S. Angelo, fortemente preoccupati del fenomeno dei furti in abitazione aggravatosi negli ultimi mesi, il Senatore Paolo Arrigoni ieri, presso il Senato della Repubblica, ha depositato un’interrogazione parlamentare a risposta scritta (atto n. 4-05585), indirizzata al Ministro dell’Interno.
“i ripetuti furti nelle abitazioni da parte di bande di criminali registrati negli ultimi mesi hanno portato gli abitanti delle tre contrade di Città Sant’Angelo ad organizzarsi in gruppi di famiglie, utilizzando anche strumenti di comunicazione informatici, per monitorare costantemente il territorio e lanciare allarmi in caso di ravvisata presenza di soggetti sospetti, ma anche a stipulare persino onerosi contratti per avere il servizio di vigilanza urbana” interviene il senatore Paolo Arrigoni, responsabile regionale di Noi con Salvini Abruzzo.
“I malviventi sono agevolati dalla mancanza di un controllo adeguato del territorio da parte delle forze dell’ordine, in particolare nelle ore notturne e nel weekend quando viene sospesa l’operatività della locale caserma dei carabinieri” continua il Senatore.
“Di fronte a questo grave problema che desta angoscia nella popolazione, ieri in Senato ho depositato un’interrogazione indirizzata al Ministro Alfano, per sapere che misure il Governo intenda adottare per garantire il rispetto della proprietà privata e la sicurezza della cittadinanza a Città Sant’Angelo; inoltre, se il Governo, in particolare, intenda o meno rafforzare in uomini e mezzi il presidio locale dell’Arma dei Carabinieri, in modo da permetterne il funzionamento lungo l’arco completo delle ventiquattro ore; infine se il Governo intenda o meno promuovere (attraverso la Prefettura) la convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza territorialmente competente al fine di discutere le misure più appropriate da assumere per fronteggiare l’emergenza in atto” conclude Arrigoni.