Non credo al diritto del più forte, al linguaggio delle armi, alla potenza dei potenti.
Voglio credere al diritto dell’uomo, alla mano aperta, alla potenza dei non-violenti.
Non credo alla razza o alla ricchezza, ai privilegi, all’ordine stabilito.
Voglio credere che tutte le persone, donne e uomini, sono persone,
e che l’ordine della forza e dell’ingiustizia è un disordine.
Non credo di potermi disinteressare a ciò che accade lontano da qui.
Voglio credere che il mondo intero è la mia casa e il campo nel quale semino,
e che tutti mietono ciò che tutti hanno seminato.
Non credo di poter combattere altrove l’oppressione se tollero l’ingiustizia qui.
Voglio credere che il diritto è uno, tanto qui che altrove,
che non sono libero finché una donna o un uomo è schiavo.
Non credo che la guerra e la fame siano inevitabili e la pace irraggiungibile.
Voglio credere all’azione semplice, all’amore a mani nude, alla pace sulla terra.
Non credo che il sogno degli uomini resterà sogno e che la morte sarà la fine.
Oso credere invece, sempre e nonostante tutto, all’umanità nuova.
Osiamo credere al sogno di Dio stesso: un cielo nuovo, una terra nuova, dove abiterà la giustizia.
Aldo Antonelli