Dopo il nostro articolo “Portaborse a 5 stelle” dove si faceva riferimento agli stipendi dei collaboratori del Movimento 5 Stelle abruzzese, puntuale è arrivata la risposta e la chiarificazione da parte dei pentastellati, i quali si sono affidati ai social, in una nota firmata dal Capogruppo Sara Marcozzi, che pubblichiamo per intero:
“GRILLINI BRUTTA GENTE
Ma guarda un po’ questi grillini: assumono lavoratori con regolari contratti di legge e pagano pure i propri collaboratori!
Mi rendo conto che alcuni in questo Paese, assuefatti a Berlusconi prima e Renzi poi, abituati oramai alla precarietà, al lavoro in nero, alle retribuzioni irrisorie e al Jobs Act, pretenderebbero di far lavorare la gente gratis o pagarla “il giusto”!
Ma quant’è il giusto?
Ho letto un paio di articoli sensazionalistici, superficiali e approssimativi, in merito agli stipendi dei nostri collaboratori in consiglio regionale. Articoli che si lanciavano in paragoni improbabili, che non distinguono costo da guadagno, netto da lordo, non tengono conto della tassazione, delle leggi vigenti, della previdenza sociale, di Irap e Irpef.
“Sono tutti uguali!”
Peccato che non si parli dei politici di professione e dei loro spropositati stipendi ma di lavoratori impegnati almeno 10 ore al giorno che, nel tempo libero, aiutano i gruppi locali a organizzare eventi o campagne.
Lavoratori che, al netto di tasse e previdenza, percepiscono retribuzioni attorno ai 1.000-1.300 euro netti per 12 mesi (lo staff di comunicazione) e 1.600-1.700 netti per 12 mesi (i collaboratori legislativi).
Assunti con regolari contratti nazionali, che purtroppo per legge non prevedono ferie, malattia né TFR, non si risparmiano di lavorare, in alcuni casi, anche il sabato e la domenica, o durante le festività quando l’attività politica lo richieda.
Quindi è troppo?
Lavoratori che, come tutti noi cittadini italiani, devono affrontare la dura realtà del vivere nel nostro Paese, senza pensare a quelli che in barba a tutti hanno pure accettato la dura sfida di mettere su famiglia.
Lavorano anche 70 ore a settimana, non conoscono riposi programmati e sono sempre reperibili per difendere i diritti di tutti i cittadini abruzzesi dalle scelte della giunta D’Alfonso.
Credono in quello che fanno e hanno accettato la sfida!
Vi sembra ancora che guadagnino troppo?
Il m5s difende e difenderà sempre i diritti dei lavoratori.
I consiglieri regionali abruzzesi, quelli sì che hanno degli stipendi davvero elevati e, per questo, non smetteremo mai di chiedere loro di tagliarsi gli stipendi e fare come noi del del M5S: dimezzarsi la retribuzione e destinare le eccedenze ai cittadini abruzzesi.
Nei primi 2 anni di legislatura noi 5 consiglieri del M5S abbiamo rinunciato a 400.000 euro, senza che nessuna legge o riforma costituzionale lo imponesse!
Capisco il “dovere di cronaca” e il “diritto di critica”, ma smontata questa provocazione, rilanciamo la sfida al mittente: chiediamo ai consiglierei regionali abruzzesi di tagliarsi tutti lo stipendio, pubblicate sui vostri giornali chi si rifiuta di farlo e forse per una buona volta insieme riusciremo a tutelare i diritti dei lavoratori.
Quelli che sanno veramente cosa vuol dire lavorare”!
Redazione ilfaro24.it