I Carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo, agli ordini del Comandante Edoardo Commandè, hanno notificato il provvedimento di sospensione della licenza al proprietario di un noto pub della frazione Cappelle dei Marsi di Scurcola Marsicana.
La misura è stata emessa pochi giorni fa dal Questore dell’Aquila, su proposta della stessa Compagnia.
Il locale era stato già chiuso a metà giugno scorso a seguito di continui episodi di violenza al suo interno e nelle immediate vicinanze, episodi avvenuti a partire dall’estate del 2014, che hanno turbato l’ordine e la sicurezza pubblica.
I fatti alla base del provvedimento hanno avuto come protagonisti dei pregiudicati, per lo più residenti nell’avezzanese, clienti abituali del pub: ad agosto e a novembre 2014 ci sono state due risse con feriti; a gennaio di quest’anno alcuni giovani che si esibivano al karaoke sono stati aggrediti da cittadini stranieri; a marzo, durante un controllo del locale da parte dei Carabinieri, un marocchino è stato denunciato perché in possesso di un coltello e di mazze in legno, oltre a essere in evidente stato di ubriachezza; a maggio il locale è stato controllato con l’ausilio di un’unità cinofila antidroga e sono state trovate nel parcheggio numerose dosi di stupefacente, mentre all’interno un giovane è stato sorpreso a disfarsi di cocaina e denunciato; ancora lo scorso maggio sono stati arrestati un kosovaro e un italiano, che avevano riportato lesioni a seguito della partecipazione a una rissa nel parcheggio del locale, dove si erano affrontati a colpi di bottiglia.
La chiusura di giugno però non è evidentemente bastata a scoraggiare le frequentazioni pericolose all’interno del pub.
A settembre, infatti, tre pregiudicati si sono affrontati nel parcheggio dopo essere usciti dal locale e uno di questi ha riportato lesioni. Nella circostanza sarebbe stato esploso anche un colpo di pistola.
A ottobre, invece, una lite tra due ragazze all’interno del locale è degenerata in una vera e propria rissa che ha coinvolto fidanzati e amici, e che è proseguita ad Avezzano, prima nei pressi di un locale pubblico e poi al pronto soccorso, dove alcuni pregiudicati si sono azzuffati.