“In piena emergenza per il Coronavirus, con le scuole chiuse, così come inibite sono diverse e tante altre attività, e con l’obbligatoria permanenza prolungata di bambini, giovani e anziani nelle abitazioni, il Cam Spa, che gestisce il servizio idrico integrato del comune di Luco dei Marsi e di altri 32 comuni marsicani, dal 4 marzo sta eseguendo operazioni di chiusura delle forniture di acqua potabile a oltre 500 famiglie del nostro paese. Senza entrare nel merito della procedura adottata dal Cam”, sottolinea la sindaca De Rosa, “in considerazione dell’emergenza in corso, in qualità di Autorità sanitaria locale, ho chiesto al Prefetto della provincia di L’Aquila, al Commissario per l’emergenza Coronavirus e alle altre Autorità competenti di verificare la compatibilità di tali operazioni con la situazione emergenziale che stiamo affrontando, senza precedenti, operazioni che potrebbero generare un ulteriore diffuso allarme tra la popolazione, dato che senza accesso all’acqua corrente è impossibile, come ovvio, osservare anche le minime prescrizioni igieniche richieste. Inoltre”, chiosa la Sindaca, “fermo restando che i consumi vanno pagati e nessuno dice il contrario, auspico che si sia provveduto e si provveda a stanare il sommerso e a regolarizzare le utenze che pagano somme risibili a forfait, prima di mettere in certe condizioni tante famiglie, munite di regolare contatore e magari finite in difficoltà anche per le tariffe applicate, altro capitolo che ritengo dovrà essere sarà affrontato a breve”.