L’ultima vittoria del Celano è datata un mese fa. 3 a 2 in trasferta contro il Mosciano. Già quella partita poteva segnalare un campanello d’allarme perché per una squadra forte come quella di Michele Scatena, vincere di misura contro la squadra teramana e subire addirittura due gol da chi da inizio campionato è in pianta stabile in zona playout, non era una cosa normale. Da lì in poi sconfitta interna contro il Real Giulianova, pareggio a Luco, sconfitta interna contro il Tossicia e sconfitta a Mutignano. Altro dato allarmante è che si è inceppato l’attacco. Nelle ultime quattro gare la squadra di Michele Scatena ha segnato soltanto una rete.
Abbiamo raggiunto Luigi Morgante, direttore sportivo celanese, per capire le ragioni di questa serie negativa improvvisa.
Morgante, un mese fa nessuno si aspettava questa calata del Celano. Quali sono le ragioni?
“Sinceramente nemmeno noi. Contro il Real Giulianova ci può anche stare poter perdere la partita vista la caratura dell’avversario. Contro il Luco prendere un punto in un derby poteva essere anche quello, ma le ultime due partite hanno demoralizzato tutto l’ambiente. Non ci sono delle vere e proprie motivazioni. Niente faceva percepire questa cosa.
Di certo in questo momento non stiamo esprimendo un buon calcio e c’è troppo nervosismo nei calciatori.”
Come mai si è inceppato l’attacco? Nelle ultime 4 gare avete segnato soltanto in trasferta contro il Luco.
“Quando siamo partiti siamo andati anche oltre le nostre aspettative dal punto di vista di gioco, reti e punti ottenuti. Ci siamo inceppati a livello di gol, ma anche un mese fa quando le cose andavano bene, il nostro miglior attaccante era Di Girolamo con 5 reti… quindi anche prima il reparto avanzato stentava. Non è per buttare la croce sugli attaccanti, ma è solo per dire che ora sono venute a mancare le reti dei vari Morelli e Tuzi con i quali compensavamo. Ora in effetti fatichiamo a fare gol. Va anche detto comunque che in questo periodo ci sta dicendo pure male, perché basta un’occasione che prendiamo gol. E’ un momento un po’ così.”
Michele Scatena rischia?
“No, in questo momento no. L’esperienza mi porta a dire che in questi contesti è troppo semplice esonerare l’allenatore. L’allenatore è normale che deve risolvere il problema, ma è tutta la squadra che deve cacciare tutti gli attributi.”
Questa estate il Celano è partito in ritardo. Potrebbe essere questa la ragione del calo?
“Sì potrebbe darsi, ma comunque è l’allenatore ad avere il polso della situazione quindi solo lui può saperlo. Ma comunque non vorrei che questo aspetto possa divenire un alibi. Magari il vero motivo è un insieme di cose che dobbiamo analizzare per poter ripartire al meglio e il prima possibile. Questo momento no potrebbe dipendere da un insieme di cose. E’ una questione più che altro mentale.”
Vincenzo Chiarizia
Fonte: MarsicaSportiva.it