Mercogliano: “Il nostro dovere è quello di ascoltare la voce di cittadini e dei tifosi e di verificare ogni strada percorribile”.
Sandro Cimarra, ‘Sandrokan’ per amici, tifosi e cronisti dello sport, è venuto a mancare il 18 giugno del 2023, all’età di 74 anni. Da quegli stessi amici di una vita, tifosi e cronisti del calcio, che lo hanno saputo seguire, gol dopo gol, è partita di recente una raccolta firme per dedicare a questo personaggio dello sport cittadino, che riuscì ad indossare anche la maglia azzurra della Nazionale semiprofessionisti, l’intitolazione dello Stadio dei Marsi comunale.
Ieri mattina, proprio il Comune ha aperto le porte ai firmatari, ricevendo e ospitando nella sala conferenze tutti gli estimatori di Cimarra e i pionieri di questa iniziativa, tra cui il giornalista Eliseo Palmieri, l’imprenditore sportivo Nazzareno Di Matteo, la Curva Nord dell’Avezzano Calcio e Gianni Cerqueti, noto telecronista della Rai. Tra loro anche la figlia, Alessandra Cimarra. Per l’Amministrazione, ha preso parte all’incontro, il consigliere comunale ed ex calciatore Lucio Mercogliano, da sempre sensibile a temi di questo tipo.
“Dal sindaco e da tutti noi – ha detto il consigliere Mercogliano – c’è massima attenzione nei confronti della proposta. Senza dubbio, il dialogo sull’intitolazione è stato intavolato e andrà avanti con il rispetto che merita. Sul versante amministrativo, c’è tutta l’intenzione di voler agevolare e accorciare le tempistiche burocratiche per l’intitolazione, presentando al più presto la delibera in Commissione Toponomastica e, successivamente, in Consiglio comunale. Infine, l’atto dovrà essere trasmesso al Prefetto. L’iter legislativo, però, presenta dei connotati molto severi: la legge numero 1188/1927 prevede, cioè, che l’intitolazione di monumenti, strade o piazze a persone decedute possa avvenire solo se siano intercorsi almeno dieci anni tra i due eventi correlati, previa autorizzazione del Prefetto. Ma ciò non toglie – conclude Mercogliano – che possano essere valutate assieme e seguite altre strade alternative, che riescano a rendere effettive e funzionali delle deroghe rispetto a ciò che dice il dettato normativo. Raccogliere almeno 5 mila firme, con al fianco l’amministrazione comunale nella sua interezza, è, comunque, già un primo passo in avanti”. Cimarra, storico capitano dell’Avezzano Calcio, fu sicuramente un calciatore molto ‘corteggiato’ nel corso della sua carriera (si interessarono a lui il Napoli in Serie A e la Reggina in B) ma scelse di non voltare mai le spalle “a casa sua, ovvero Avezzano. Erano tempi magici quelli, anche per lo sport e per il giornalismo”, ha sottolineato il giornalista Eliseo Palmieri.
“Attaccamento alla maglia, insuperabile carisma, instancabile supporto per i propri compagni di squadra e amore incondizionato nei confronti della sua città: Cimarra, negli anni, è diventato sempre più una vera e propria bandiera dello sport di Avezzano. – ha aggiunto Nazzareno Di Matteo – Cervello, lucidità e intolleranza nei confronti delle violenze in campo furono le sue più grandi qualità e caratteristiche. Torno a ribadire che la memoria storica è fondamentale per il futuro di questa città: conoscere i personaggi che l’hanno fatta grande, da Taccone per il ciclismo a Trombetta per il Rugby fino a Cimarra per il Calcio, vuol dire avere una direzione collettiva e una visione di comunità. Dobbiamo raccontare quella storia anche attraverso le intitolazioni, perché proprio grazie a quei personaggi, tutto un popolo si è sentito protagonista di dinamiche e palcoscenici più grandi”.
Anche il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, lo ha ribadito più volte: l’amministrazione sarà sempre aperta e vicina a proposte di questo tipo, che incominciano la loro corsa dai sentimenti delle piazze e dei quartieri. E la prima sottoscrizione sul foglio delle firme è stata proprio la sua.