“La notizia che Bruxelles abbia approvato il marchio per il Ristorante Tipico d’Abruzzo, riconoscendone l’eccezionale ruolo che questo può rivestire all’interno delle dinamiche turistiche e di valorizzazione del nostro territorio, non può che lasciarmi estremamente soddisfatto”. A dichiararlo è Lorenzo Berardinetti, assessore regionale nella precedente giunta e promotore dell’ambizioso progetto protagonista in questi giorni nella capitale belga, cuore pulsante delle politiche economiche europee.
“Sul fatto che venisse accolto, però, non avevo dubbi. La sua straordinaria importanza e il grande, grandissimo, lavoro svolto in prima istanza dal Consiglio Regionale e poi dall’ex Giunta per portarlo a termine, sono, infatti, sotto gli occhi di tutti. Si tratta di un passaggio storico per la nostra regione, di vitale importanza per il turismo e il settore enogastronomico, tra i principali punti di forza dell’economia abruzzese. Verranno così riconosciuti, sotto un marchio prestigioso e autorevole, alcuni dei piatti tipici della nostra splendida terra, capaci di catalizzare l’attenzione dei riflettori nazionali grazie alla loro singolare genuinità, la stessa che un turista ricerca quando si reca da noi”.
“Questo era l’obiettivo che mi posi quando presentai
la l.r. n.1/2018”, prosegue Berardinetti, “ossia quello di dare ai nostri
ristoratori, ma anche a tutto l’asse turistico-promozionale abruzzese, una leva
capace di proiettare tutti gli addetti ai lavori su un piano di lavoro ancora
più autorevole e prestigioso. La legge, infatti, nasce per loro. “Grazie anche
all’aiuto di valorosi collaboratori e amici come lo chef Franco Franciosi e i
suoi colleghi delle quattro province, la regione Abruzzo potrà fregiarsi di un
marchio che ne attesta l’eccellenza. E, anche per questo, è altresì doveroso
rivolgere un plauso all’instancabile lavoro profuso dai funzionari regionali
addetti al coordinamento con le normative europee”.
“A tal proposito vorrei comunque specificare che il sopracitato marchio non ha carattere esclusivamente regionale”, spiega Berardinetti, “chi vorrà aprire un ristorante tipico abruzzese anche nel resto d’Italia e, perché no, in Europa o nel resto del mondo, potrà farlo senza problemi, purché rispetti i requisiti e le condizioni necessarie per accedere al marchio. Ecco, quindi, che l’Abruzzo verrà promosso non solo a livello locale ma anche extraregionale. E’ un’importante spinta per il nostro turismo e per la promozione delle nostre peculiarità che ovunque ammirano”.