Il Premio Internazionale Carlo D’Angio’ risorge ad Avezzano: il 12esimo anno nella sinergia della storia

Il prestigioso riconoscimento internazionale, ideato 12 anni fa dal Centro Studi Carlo I D’Angio’, quest’anno tocca per la prima volta la terra avezzanese. Dopo 11 anni di onorata rappresentanza nel vicino Comune di Scurcola Marsicana, le due Amministrazioni hanno scelto di dare inizio ad un lavoro di sistema. 21 in tutto saranno le eccellenze premiate nella manifestazione, divisa in due serate, fra cui spiccano eminenti penne del mondo giornalistico, artisti di fama nazionale, attori e registi italiani. Battesimo ufficiale, inoltre, per il Premio Ral (Riconoscimento Attività artistico-culturali Locale) in collaborazione con il Gal Terre Aquilane.

 

Da uno scontro fisico e metafisico di prospettive e di dinastie, quali quella sveva e quella angioina, nacque, allora, una poderosa battaglia di valenza nazionale ed internazionale, che ebbe luogo nel territorio più prossimo all’attuale Comune di Scurcola Marsicana, nell’area libera dei Piani Palentini, al tempo in cui tutta la conca era ancora un Lago fascinoso e gli scenari erano diversi da quelli odierni. La notte del 6 e del 7 luglio prossimi, nella cornice di Piazza Risorgimento, ad Avezzano, per la prima volta nella sua storia, tornerà a brillare di luce propria il prestigioso Premio Internazionale Carlo I D’Angiò, ideato 12 anni fa dal Centro studi omonimo, presieduto dall’architetto Lorenzo Fallocco. Dare una mano alla cultura territoriale attraverso il viaggio di un cavaliere, che imperò, a suo tempo, a parlare la lingua di tanti popoli, riuscendo a scavalcare i naturali confini geografici, temporali e sentimentali: questo il motore immobile della manifestazione divisa in due serate.

 

Il Premio, ossia la splendida opera d’arte scultorea, forgiata nel bronzo e che da anni incorona l’operato di tanti benemeriti artisti, transiterà, per quest’anno, dalle mani del primo cittadino di Scurcola Marsicana, quale paese natio dell’evento, a quelle del sindaco di Avezzano, città capofila della Marsica, nell’ambito dell’ambizioso e nascente progetto di rete ‘MarsicaMedioevale’. Saranno due notti vissute sul filo dell’arte nazionale, capaci di restituire una nuova chiave di lettura della storia, quale quella legata alla visione unitaria di un destino incominciato 749 anni fa. Il Centro studi culturali Carlo I D’Angio’ ha ingaggiato, negli anni, una missione collettiva di riscoperta di un passato dalle tante pieghe evocative. «12 edizioni per un percorso lungo e faticoso, che ci ha portato, quest’anno – ha espresso Lorenzo Fallocco, organizzatore – a tinteggiare di orizzonti allargati la nostra storia passata. Dopo 749 anni, stiamo riscoprendo un evento unico al mondo, che fa parte del nostro DNA di marsicani: non esiste, infatti, internazionalmente, un puntello storico come questo, impresso anche nelle pagine della Divina Commedia (Inferno, Canto XXVIII). 749 anni fa, Carlo D’Angiò diventò Re delle due Sicilie, cambiando per sempre il destino, il corso e la storia dell’Impero di Federico II. Questo tassello della vita dell’umanità politica, si è svolto a soli nove chilometri dal  Comune di Scurcola Marsicana, il cuore di tutto».

 

Ieri mattina, proprio ad Avezzano, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della 12esima edizione del Premio Internazionale Carlo D’Angio’, che ha inaugurato la sala consiliare del Comune, dopo il passaggio di testimone al neosindaco Gabriele De Angelis. «Il primo cittadino è molto vicino a questa iniziativa. – ha spiegato il portavoce di De Angelis, Roberto Alfatti Appetiti – Questa non è solamente la 12esima edizione dell’evento, ma si tratta anche di una realizzazione assai diversa, in quanto inaugura un nuovo ciclo per la storia: Avezzano rientrerà, di fatti, a partire da questa sera, nel macro-progetto ‘MarsicaMedioevale’, avviando, in questo modo, un percorso inclusivo». L’evento, in due serate, sarà condotto dal noto giornalista televisivo Luca Di Nicola, vero affezionato alla manifestazione, in collaborazione con la bravissima presentatrice Serena Gray.

 

Il premio vede, alle sue spalle, molti partner e patrocini di spessore: dal Ministero per i Beni e le Attività culturali all’alto Patronato dell’Ambasciata di Francia. Vicina alla manifestazione, inoltre, si è detta anche la Presidenza del Consiglio regionale dell’Abruzzo, che sarà chiamata a premiare, sul palco, alcuni fra i più prestigiosi artisti della kermesse. «Occorre dare merito a chi questa iniziativa la conduce da tanti anni. – ha affermato il presidente del Consiglio dell’Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio – L’evento che viene ricordato dal Premio D’Angiò, ossia la ben nota Battaglia di Tagliacozzo, cambiò la storia anche culturale dell’Italia centro-meridionale. Devo dare merito a questo nuovo indirizzo che gli organizzatori hanno voluto intraprendere: circa 8 mesi fa, con la passata Amministrazione, si decise di allargare i confini di questo evento, non racchiudendolo più solamente entro i confini di Scurcola. C’è una lungimiranza che io rintraccio essere anche nella filosofia della città-territorio, un timbro che si è voluto dare proprio alla città avezzanese». 21 personalità artistiche, sociali e culturali della bella Italia della mente e del cuore verranno premiate durante le due notti dedicate alle dinastie angioina e sveva. «Noi – ha aggiunto il sindaco di Scurcola, Maria Olimpia Morgante, affiancata in questa avventura dall’assessore alla cultura nonché vicesindaco Mammarella – non ci sentiremo ospiti ad Avezzano, ma partner incisivi del fondamentale ricordo della Battaglia dei Piani Palentini. La nostra Amministrazione è attenta a portare avanti questo tipo di iniziative, poiché è giusto che si cominci a discutere su un progetto Marsica e, quindi, su una visione non più individuale ma territoriale della storia passata, la quale ci accomuna tutti, dal primo all’ultimo». Il Premio è un unicum mondiale, che è stato capace di calarsi all’interno del territorio marsicano ed abruzzese negli anni. Verrà affiancato, in questa edizione, da una brillante novità. Farà il suo primo ingresso nella manifestazione di 12 anni di età, il Premio Ral, ossia il Riconoscimento artistico-culturale Locale. «Questo riconoscimento culturale, come conferma lo stesso nome, verrà assegnato a chi, in vita ed in carriera, ha più operato all’interno del territorio di casa nostra. – ha detto il presidente del Gal Terre Aquilane, Rocco Giancarlo Di Micco, partner dell’evento – L’innestarsi di eventi culturali storico-rievocativi di questo tipo, con i fari puntati sulle valenze architettonico-paesaggistiche del nostro territorio, rappresenta il cavallo di battaglia della Marsica, per far sì che si possa accendere un fuoco sempre più vivo attorno al discorso Turismo virtuoso. Il Premio Ral ben si sposa con l’essenza di un’altra iniziativa che proprio il Gal Terre Aquilane sta portando avanti, ossia quella legata alla figura degli ambasciatori del territorio. Dal prodotto tipico ai videotour: nasce assieme alla fama nazionale ed internazionale di questi artisti locali premiati, una vetrina anche per la Marsica; una vetrina che gioca il suo ruolo fondamentale sulla costanza del loro impegno atto a promuovere e a diffondere». A passi lenti ma certi, la storia rinvigorisce, come fosse fatta di bronzo scolpito nella memoria di chi c’è stato e di chi ci sarà.

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