La lettera del Sindaco di Teramo:
La scomparsa del Cavalier Giandomenico di Sante, è una grave perdita per tutti noi, per Teramo, per l’Abruzzo.
Con lui viene meno un punto di riferimento; un teramano innamorato della sua città.
Il Cav. Di Sante per decenni, ha interpretato il ruolo civile, professionale e politico come servizio verso i cittadini, lavorando sempre disinteressatamente ed appassionatamente per la crescita e lo sviluppo del territorio.
Il suo orizzonte era sulle lunghe prospettive, sulle reali necessità di uomini e territorio ed ha elargito la sua disponibilità – morale e concreta – con atteggiamento di partecipazione, condivisione, incitamento.
Il profilo del Cavalier Di Sante stava nella profondità della sua esperienza; nella ricchezza del confronto libero e non privo di intelligente ironia; nel piacere della gratuità; dando sempre testimonianza che il servizio alla propria città è l’impegno più bello.
La sua figura ha segnato negli ultimi decenni la nostra storia, fondando ogni azione sul valore e la preziosità dei rapporti umani. Capitano d’industria, politico di valore, teramano nell’animo, egli ha contribuito a proiettare la sua città e l’intera provincia, nei decenni decisivi del passato recente, verso un sviluppo diffuso.
La stessa classe dirigente che si è alternata, ha fatto tesoro della sua sapienza politica e della sua saggezza umana.
Da rimarcare, poi, il suo ruolo di mecenate, grazie al quale Teramo è stata palcoscenico di tanti eventi culturali, sociali e di solidarietà verso i più bisognosi. Era, questa, l’ennesima sfaccettatura di una personalità poliedrica. E lo testimoniano tutte le attività promosse e portate a realizzazione grazie alla sua azienda e all’istituto di credito che ha guidato per anni.
Oggi scompare un protagonista della storia degli ultimi decenni; di lui rimane l’esempio della gratuità, della generosità, della passione per uomini e territorio; rimane il ricordo della sua capacità di ascolto e suggerimento, e del dono generoso e limpido delle proprie qualità.
Alla consorte, ai figli e ai nipoti, il più caro e affettuoso abbraccio della città di Teramo.
Maurizio Brucchi