Una robusta area di alta pressione strettamente annessa all’Anticiclone delle Azzorre, continuerà a garantire tempo stabile e soleggiato ponendo i suoi massimi sulla nostra penisola, anche nella festività natalizia, salvo la formazione di nebbie nella Pianura Padana e nelle Valli del Centro. Dopo la festività di Santo Stefano, ossia a partire dal 27 Dicembre, soffieranno correnti fredde e secche nord-orientali, che faranno acuire la sensazione di freddo percepita dal nostro corpo (Wind Chill), consentendo, al loro cessare, forti gelate notturne. Le correnti fredde potrebbero dare luogo a della nuvolosità variabile in prossimità dei monti, con associati fiocchi di neve fino a quote molto basse. Agli inizi del mese di Gennaio, invece, questa fase in parte stabile e soleggiata potrebbe concludersi, perché una perturbazione a carattere freddo potrebbe dare origine a un periodo perturbato e nevoso. Data l’ipotesi a lungo termine, ne torneremo a parlare.
19 Dicembre 2016 – Il deserto del Sahara imbiancato dalla neve è imperdibile da vedere. Un evento che sta divenendo quasi raro con il passare degli anni. Come, da appassionato meteo, vi parlai negli scorsi editoriali di approfondimento di Meteorologia e di Climatologia, infatti, il riscaldamento globale, sta innescando un’alterazione consequenziale allo scioglimento dei ghiacci artici ed antartici, riguardo la cosiddetta circolazione generale dell’atmosfera. In Inverno, la formazione di robusti anticicloni di blocco sui continenti, fa sì che masse d’aria molto fredda provenienti dall’Artico, scivolino lungo i bordi orientali di tali aree di alta pressione, riuscendo a causare irruzioni molto fredde in grado di sfiorare zone geografiche il cui sistema climatico non prevede abbondanti precipitazioni piovose, nemmeno annuali, oppure rovesci di neve e neve tonda d’Inverno, un esempio il Sahara, in Nord Africa, spolverato da un’inconsueta nevicata.
Vi ringrazio per la cortese attenzione. Auguro a tutti voi un Buon Natale.
Riccardo Cicchetti