Ristampa dell’edizione del 1895 168 pagine – ISBN: 9788897393696
Dalla quarta di copertina: «È lo stesso autore dei Profili abruzzesi a svelare chiaramente nella sua Prefazione lo scopo duplice della raccolta: da un lato «fare luce» sull’opera dei suoi conterranei, dall’altro mostrare soprattutto l’Abruzzo come «paese civile», popolato da personalità della cultura, dell’operosità e dell’ingegno che, travalicando i confini regionali, erano entrati o erano in procinto di entrare a far parte di una più vasta cultura nazionale e internazionale. Al fianco dei grandi nomi tra i quali Gabriele d’Annunzio, Vincenzo Balzano, Felice Barnabei, Vincenzo Bindi, Tommaso Bruni, Nicola Castagna, Enrico Casti, Domenico Ciampoli, Antonio De Nino, Melchiorre Delfico, Gennaro Finamore, Giacinto Pannella, Niccolò Persichetti e Fedele Romani, compaiono nella raccolta tanti altri abruzzesi “minori”, uomini e donne che all’epoca cominciavano ad affermarsi nella professione e grazie alle proprie inclinazioni: avvocati, medici, ingegneri, giornalisti, pittori, scultori, musicisti e religiosi, animatori del panorama regionale di fine Ottocento».
Tommaso Bruno Stoppa (Loreto Aprutino, 1873 – Teramo, 1946) fu personaggio di grande cultura, scrittore e giornalista, animatore e fondatore di numerosi giornali. È ricordato soprattutto per la direzione del Corriere Abruzzese, tra il 1904 e il 1928. Lo Stoppa fu un instancabile animatore della vita culturale teramana, oltre a essere attivo nel campo della solidarietà, adoperandosi mediante il suo giornale anche alla costruzione di case popolari per le famiglie bisognose.