Se volessimo rispettare completamente le tradizioni del nostro Abruzzo dovremmo allestire una colazione per la mattina di Pasqua molto ricca e variegata nelle portate: uova sode, uova strapazzate,salame corallina, salame simil aquilano,coratella, formaggio di pecora e mucca, e naturalmente la pizza di Pasqua, sia nella versione salata al formaggio che nella variante dolce. Quella dolce puo’ esser fatta a forma di pagnotta allungata, o a forma di pizzone alto. Spesso, almeno nella mia infanzia, veniva odiata la pizza di pasqua salata, fatta dalle zie piu’ anziane, perchè risultava summa, una fetta pesava come una bistecca, sembrava come se non fosse cotta, pesante, senza emozioni di gusto, che quando provavi a dire non mi va! uno dei genitori, con la faccia angelica, ti rispondeva, Ma l’ha fata tua zia!!!! e tu quei quattro etti di massa li dovevi mangiare, e anche con gusto.
Insomma quasi un pasto completo che anticipa di qualche ora il pranzo pasquale vero e proprio! Difficile immaginare che oggi si riesca a rispettare questa tradizione! Però qualche simbolo pasquale sulla tavola non può mancare, anche a colazione, per non rinunciare all’atmosfera della festa! come la pizza dolce, che poi altro non è che una grande brioche aromatizzata all’anice e decorata con i confettini. Questa grande colazione, nel concetto storico, vuol raffigurare la fine del digiuno pasquale, che hai giorni nostri non ha terreno fertile, perchè in pochi fanno il digiuno d quaresima, in molti pero’ fanno l’abbuffata della colazione di Pasqua. Buon Appetito.