Lo ha deciso la commissione Unesco riunitasi per l’occasione in Corea del Sud. A darne il gioioso annuncio sono stati Dario Franceschini e Maurizio Martina, rispettivamente Ministro dei Beni Culturali e dell’Architettura. Con l’arte napoletana di fare la pizza diventano sette i tesori italiani riconosciuti nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Per l’Italia ci sono anche anche l’Opera dei pupi (iscritta nel 2008), il Canto a tenore (2008), la Dieta mediterranea (2010) l’Arte del violino a Cremona (2012), le macchine a spalla per la processione (2013) e la vite ad alberello di Pantelleria (2014).