LA REPLICA DELLA DOTT.SSA DI LORENZO AL DIRETTORE TORDERA

Riceviamo e pubblichiamo la replica della dott.ssa Lucia Di Lorenzo al comunicato del Direttore Generale Tordera.

“L’intervento sulla stampa del Direttore Generale della ASL “noi stiamo semplicemente applicando la legge senza eccezioni”, merita una circostanziata replica.

Questa affermazione propagandistica manifesta tutta l’ingiustificata ostilità nei confronti degli erogatori accreditati che non deriva dalla conoscenza dell’attività che svolgiamo, ma da una totale inconsapevolezza di come la svolgiamo e di come i suoi uffici applicano le leggi!

La Casa di Cura Di Lorenzo subisce vessatori controlli continuamente ma non per questo dichiara che non pagherà gli stipendi! Allora evidentemente, se questa volta siamo arrivati a questo estremo, una ragione differente ci sarà….ma il Direttore Generale non la conosce come non conosce la gerarchia delle fonti del diritto, che è un principio sacrosanto del nostro ordinamento, che con l’applicazione di queste leggi stanno violando.

Se il Direttore Generale avesse accettato, anche una sola volta in tutti questi anni, l’invito a visitare la struttura che dirigo e avesse ascoltato gli operatori che vi lavorano, saprebbe con quale rapidità, professionalità, attenzione ed umanizzazione cerchiamo di curare i nostri pazienti; saprebbe che abbiamo una rianimazione e che curiamo pazienti estremamente complessi che si aggravano e che a volte non possono essere dimessi alla data programmata; saprebbe che riceviamo pazienti cui dobbiamo fare una diagnosi e che questo a volte richiede trasferimenti da un reparto all’altro; saprebbe che grazie alla professionalità dei medici che lavorano in Casa di Cura importiamo molti pazienti da altre regioni e che non possiamo certo rimandarli a casa la mattina del ricovero perché un paziente ha avuto un rialzo febbrile e non abbiamo potuto dimetterlo, quindi se abbiamo un letto libero in un’altra unità operativa, lo ricoveriamo comunque e lo curiamo; saprebbe che la qualità del nostro lavoro attira pazienti dal Lazio e riduce la folle spesa della mobilità passiva della Regione Abruzzo; saprebbe che non teniamo i pazienti un solo giorno più del necessario; ma soprattutto se si fosse degnato di ricevermi saprebbe che non sto affatto contestando i controlli che vengono effettuati, ma la tardività degli stessi e l’ingiusto, scorretto e malevolo sistema di calcolo delle decurtazioni che mira solo a “risparmiare”, per riparare i buchi economici provocati da ben altri sprechi, non pagando prestazioni legittimamente e correttamente erogate dalla mia struttura.

Io sono qua, disponibile a spiegargli tutto questo, se solo vorrà concedermi l’ascolto che credo di meritare!”

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