AVEZZANO – “La scuola deve formare buoni cittadini e un buon cittadino deve rispettare tutti”. Il dirigente del Liceo Scientifico “Pollione” Francesco Gizzi, impressionato dall’iniziativa andata in scena venerdì scorso nelle aule di Via Aldo Moro 1, ringrazia SuperAbile e Model of Diversity.
L’iniziativa, coordinato sotto la sapiente regia del terzetto Alfredo Boldorini (SuperAbile), Alessandro Capoccetti (Model of Diversity), Emi Di Stefano (Liceo Pollione) “è stata un’esperienza unica, la prima in città, altamente educativa, che ha lasciato molto colpiti i ragazzi partecipanti”.
Davanti ai giornalisti della carta stampata ed una troupe televisiva locale, richiamati dall’eco del’evento in città, la mattinata si è aperta con le presentazioni della Di Stefano (che è anche presidente del Panathlon Avezzano) ed i saluti del dirigente Gizzi – sempre attento a queste iniziative nel suo prestigioso istituto – che, al contrario, ha elogiato il progetto e la partnership tra i due soggetti, siglata proprio nella sua scuola e suggellata dalla presenza degli studenti.
Poi è stata la volta di Alfredo Boldorini – consigliere comunale di Bassano Romano (VT), ideatore e fondatore – che ha, brevemente, illustrato il format bassanese, ha introdotto alcuni video di presentazione di “SuperAbile giunto alla 32esima tappa, conta 11 testimonial, 4520 studenti coinvolti, 2800 chilometri percorsi, 44 patrocini incassati” ed ha benedetto la partnership con MoD “che offre un potenziale importantissimo per tutti e due i soggetti: ringrazio sia Angel Sinclair (la fondatrice di Londra ndr) che Alessandro Capoccetti per la fantastica opportunità”.
Poi è stata la volta di Lorenzo Costantini (amputato in seguito ad un incidente sul lavoro nel 2012) che ha emozionato i presenti col suo racconto “ho dovuto perdere una gamba – ha detto il capitano, in un silenzio surreale, riferendosi alla pratica sportiva – per iniziare a correre”.
“La storia di questo ragazzo – hanno detto alcuni studenti e docenti – ci ha toccato molto. In generale bellissimo ed unico questo progetto: tutti e tre i racconti sono stati emozionanti. Toccare con mano la disabilità di ha formato ed informato. Generalmente questi esempi vengono appresi sui giornali o dai filmati. Noi abbiamo avuto questo privilegio. Complimenti e grazie davvero”.
Dopo il 27enne di Vetralla (VT) è toccato ad Anna Fusco, finalista regionale (2104-2018) a Miss Italia Lazio, nata senza avambraccio. La 28enne romana, modella per MOD ieri all’esordio come testimonial di SuperAbile ha commosso un po tutti: “i miei genitori – ha puntualizzato – mi hanno messo subito davanti al problema su cosa potevo e non potevo fare. Alla scuola primaria mi prendevano in giro ma poi col passare del tempo mi sono detta: se il problema me lo pongo io lo vedranno anche gli altri. Ho sconfitto i miei demoni ed adesso vivo la mia vita in armonia e tranquillità”.
A chiudere il racconto di Alessandro Capoccetti, affermato fotografo e direttore di Model of Diversity, marsicano doc, padrone di casa, all’esordio anche come testimonial di SuperAbile che prima ha proiettato un filmato trasmesso, tra l’altro, anche da Italia 1, poi ha catechizzato i ragazzi: “non abbattetevi dinnanzi alle difficoltà della vita. Lottare sempre!”
(Progetto SuperAbile)