Dall’ INGV riprendiamo i dati sulla microzonazione sismica dei comuni abruzzesi. La classificazione più pericolosa è la 1, mentre la meno pericolosa è la 4. Nello specifico, come possiamo apprendere dal sito della Protezione Civile, ecco cosa indica ciascuna fascia:
- Zona 1 – E’ la zona più pericolosa. Possono verificarsi fortissimi terremoti
- Zona 2 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti
- Zona 3 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti ma rari
- Zona 4 – E’ la zona meno pericolosa. I terremoti sono rari
Andiamo ora ad analizzare la nostra regione e le quattro province.
Il dato principale che spicca è che in tutto Abruzzo non c’è nessun comune con pericolosità 4. Questo significa una cosa che tutti dovrebbero già sapere e cioè che l’Abruzzo è un territorio altamente sismico. Pensate che quasi un terzo dei comuni abruzzesi si trova in zona sismica 1 e che la gran parte – oltre la metà – è in zona sismica 2. Il restante 18% dei comuni abruzzesi è nella fascia più bassa in Abruzzo e cioè la terza in cui, ricordiamo, “possono verificarsi forti terremoti, ma rari”.
Tabella 1. Numeri e percentuali dei comuni abruzzesi suddivisi per zona sismica di appartenzna
Ora prendiamo i dati delle singole province partendo dalla costa. Chiaramente vicino al mare ci sono meno faglie attive rispetto alle zone interne che hanno un territorio montuoso. Il territorio di Chieti ha un terzo dei suoi comuni, il 33% circa, in zona sismica 3. Quasi la metà dei comuni si trova in Zona 2 mentre poco più di un quinto dei comuni del chietino (22 su 104) è nella zona più pericolosa.
A Pescara ci sono 7 comuni del territorio, che ne rappresentano il 15%, che si trovano in Zona 3. Più della metà è in Zona 2 mentre poco meno di un terzo si trova in Zona 1.
Nel teramano la notizia è che non ci sono comuni né in Zona 4 né in Zona 1. Il 68% si trova in Zona sismica 2, mentre il 32% è in zona sismica 3.
Chiudiamo con la nostra provincia. Nell’aquilano va sottolineato che ci sono solo comuni in Zona sismica 1 e 2 che, parafrasando la Protezione Civile, significa rispettivamente che in quelle zone “possono verificarsi fortissimi terremoti” o che “In questa zona possono verificarsi forti terremoti”.
Dopo questa analisi non possiamo che affermare che è dovere della Regione Abruzzo adoperarsi affinché si investa in maniera significativa in tutta la regione per l’adeguamento sismico delle nostre strutture. E’ troppo importante dare la certezza al cittadino abruzzese, di sentirsi al sicuro nella propria casa.
Vincenzo Chiarizia